La Lazio non prende mai gol, trema ma poi domina lo Spezia. 0-3, Champions sempre più vicina

La Lazio domina lo Spezia, vincendo per 3-0 con i gol di Immobile su rigore, Felipe Anderson e Marcos Antonio, quest'ultimo al primo gol in Serie A. La squadra di Sarri si rilancia sempre di più verso la Champions dell'anno prossimo, mentre i bianconeri dovranno stare attenti a quanto succederà a Napoli, domani, contro il Verona. Eppure gli spezzini non avrebbero fatto male fino all'1-0, quando poi è diventato tutto più difficile. Diciottesima volta che la Lazio non prende gol in campionato, un ruolino straordinario.
Lo Spezia attacca subito, cercando di dare intensità e sorprendendo la Lazio sin da subito. Perché Ekdal trova il taglio e il tempo giusto per servire Bourabia. Da pochi passi la conclusione dell'ex Sassuolo finisce sulla traversa in maniera fragorosa, con Provedel che non poteva fare alcunché. Poco dopo è Nzola ad avere il pallone del possibile 1-0, ma il suo colpo di testa finisce a lato. Esaurita la foga del primo quarto d'ora, la Lazio riesce a trovare il bandolo della matassa. Senza dominare, ma alzando un pelo il baricentro e trovando le imbeccate per gli scatti di Immobile - fermato da Dragowski al ventesimo - e soprattutto quello di Felipe Anderson che, di fronte al portiere, viene affossato da Ampadu. Rigore che Immobile insacca per l'1-0 con cui finisce il primo tempo.
Nel recupero però si nota che lo Spezia, dovendosi scoprire, rischia un po' troppo sulle giocate di qualità dei cinque giocatori offensivi. Immobile per due volte, Zaccagni e Milinkovic Savic vanno vicini al raddoppio, al netto di uno Spezia che comunque prova a rimediare allo svantaggio maturato poco dopo la mezz'ora. Il problema è che spesso i biancocelesti riescono a trovare i sedici metri grazie ai dialoghi degli esterni con le mezz'ali di centrocampo. Lo Spezia prova a verticalizzare con rapidità, anche se è Felipe Anderson a impegnare Dragowski dopo cinque minuti della ripresa.
Così, dopo quanto visto nel recupero e poi all'inizio del secondo tempo, è quasi normale che arrivi il 2-0 firmato da Felipe Anderson. Grande azione fra il brasiliano, Immobile e Luis Alberto, con sette tocchi che mandano in porta per il raddoppio, con Dragowski che può fare pochino. Lo Spezia, pur con una discreta prestazione, rimane in una posizione complicata, anche perché l'avversario non ha subito gol in 17 occasioni. Quasi Marusic rischia l'autogol per riaprire la partita, ma la Lazio appare una macchina quasi perfetta, plasmata a immagine e somiglianza di Sarri. Poi se anche Provedel ci mette la mano su Ekdal, evidentemente è difficile per tutti.
Qualche smorfia di Immobile a Sarri al momento del cambio con Pedro, ma in generale i ritmi si abbassano e le occasioni scarseggiano per i bianconeri, a parte un rischio da parte di Provedel che rischia di uscire dall'area di rigore con la palla in mano. Poco dopo parata straordinaria di Dragowski su Felipe Anderson, chiaramente il migliore in campo. Per lo Spezia piove sul bagnato perché a sette dal termine Ampadu prende un secondo giallo - anche un po' sfortunato - e quindi verrà squalificato. Il 3-0 arriva sul finale, quando Marcos Antonio riesce a farsi 70 metri di campo, saltando anche Dragowski nella sua proiezione offensiva e segnando a porta vuota. Così la Lazio va a quota 61, rinforzando nuovamente la propria candidatura per la zona Champions. Anzi, sembra che oramai i biancocelesti vogliano prendersi il secondo posto.
