Sampdoria, sconfitta ma a testa alta a Palermo: la squadra cresce, ora due scontri diretti
Una sconfitta di misura ma a testa alta. Ovviamente l'amaro in bocca per l'ennesima sconfitta stagione in casa Sampdoria resta ma quella contro il Palermo ha un sapore diverso. Contro un avversario costruito per ambire ad una promozione diretta e con un budget illimitato per quanto riguarda il mercato, la squadra di Salvatore Foti ha messo in campo una prestazione coraggiosa senza mai disunirsi e cercando a più riprese l'ingresso all'interno dell'area avversaria tenendo botta al cospetto dei rosanero di Pippo Inzaghi.
Riempire di più l'area
Certo, ci sono ancora degli aspetti che vanno migliorati. Come per esempio cercare di riempire di più l'area di rigore creando qualcosa. Joronen ieri sera poteva anche essere impegnato di più ma comunque la squadra ha provato a creare pericoli alla porta siciliana. Occorre riempire forse un po' di più l'area di rigore, come ha sottolineato lo stesso Gregucci in conferenza stampa: "Per esser pericolosi bisogna arrivare con più veemenza in porta. Bisogna rivedere qualcosa e abbiamo l’obbligo di portare a casa i punti".
Passi avanti dal punto di vista del gioco
Buoni segnali invece dal pacchetto difensivo, nonostante qualche occasione di troppo concessa ad una squadra della caratura tecnica del Palermo. Segno che comunque il gruppo è in crescita. E proprio il collettivo si è dimostrato molto unito, come aveva sottolineato lo stesso Venuti in una recente intervista a Tuttosport. La dimostrazione c'è stata quando Pedrola (altra nota lieta della serata) ha calciato alto da buona posizione con i compagni pronti a rincuorarlo ed incoraggiarlo. Adesso però occorre tradurre i progressi visti in punti: contro Padova e Reggiana si concluderà il 2025 della Samp. E adesso servono punti.











