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Le pagelle dell'Inter - Calhanoglu, velenoso ex. Barella-Lautaro: niente festa post rinnovo

Le pagelle dell'Inter - Calhanoglu, velenoso ex. Barella-Lautaro: niente festa post rinnovoTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO
domenica 7 novembre 2021, 22:43Serie A
di Marco Conterio

Milan-Inter 1-1: rivivi la gara su TMW

Handanovic 6 Un riflesso intelligente sulla punizione di Ibrahimovic, incolpevole spettatore sull'autorete di De Vrij sulla quale non regala miracoli. Ma l'ordinaria amministrazione è tutta eseguita sulla sua scrivania.

Skriniar 6.5 Rafael Leao in questo momento storico è in un tale stato di fiducia che potrebbe gareggiare pure alle Olimpiadi di matematica. Però Milan ha il nome giusto per esser la sua kriptonite, o quanto meno per mettergli un freno.

De Vrij 5.5 Tomori manca il pallone ma il tocco fortuito, preciso, beffardo, con cui buca Handanovic è una commistione di sfortuna ed errore tecnico. Il colpo è pesante ma poi si riprende bene e tiene duro contro il pressing asfissiante del Milan.

Bastoni 6.5 Non difetta di personalità e carisma, oltre che di doti superiori alla media: esce palla al piede col fare del veterano, imbavaglia bene Brahim Diaz prima e Saelemaekers poi. (dall'84' Dimarco sv)

Darmian 6.5 C'era una volta Hakimi, che doveva avere un erede designato dall'Olanda. Invece Darmian, che è il prototipo del pretoriano di Conte, sembra l'uomo perfetto anche per Inzaghi. Un rigore conquistato e una gara da maratoneta. (dal 76' Dumfries sv)

Barella 5.5 Fresco di rinnovo, il motorino d'avviamento delle idee nerazzurre si trova davanti a Tonali e Kessie: fatica a entrare nello spazio, a creare superiorità. Problema al flessore: brutte nuove pure per Mancini. (dal 68' Vidal 5 Ha la stessa brillantezza nel motore del suo Pandino verde acqua. Si parcheggia a centrocampo e vien superato dalle frecce rossonere con poche difficoltà).

Brozovic 5.5 Stavolta la bomba al collo resta disinnescata. Krunic lo tiene schiacciato in basso e lo costringe a tocchi troppo facili ed elementari per essere incisivo e decisivo.

Calhanoglu 7 Due attributi grandi come il Bosforo, l'esultanza è un macigno scagliato contro l'animo pugnace del tifo rossonero che lo ha fischiato dal momento dell'ingresso allo stadio. Ex avvelenatissimo.

Perisic 6 Ha oramai vestito il ruolo di fludificante sinistro di fatica ma pure d'ingegno. Riesce bene in entrambe le fasi, eppure davanti ha clienti ostici quali Calabria e Diaz. Insieme a Bastoni, tiene botta a dovere.

Martinez 5 Cuore d'oro sul rigore concesso a Calhanoglu, torna in cattedra dal dischetto e invece sbaglia. Un'altra occasione fallita poco da Lautaro, pure nella ripresa i centrali del Milan gli soffiano sulle candeline per festeggiare il rinnovo. (dall'84' Sanchez sv)

Dzeko 5 In una gara da ritmi hardcore, i suoi alti e il suo fisico sembrano esser poco consoni come quelli di Ibrahimovic dall'altra sponda del Naviglio. Esce perché la condizione non gli permette di provare a gettare il cuore oltre l'ostacolo. (dal 76' Correa sv)

Simone Inzaghi 6 Scelte giuste e cambi quasi obbligati. L'Inter gioca come vuole: elude il pressing alto del Milan con lanci lunghi, lo tradisce semmai in fase di dominio il centrocampo e gli avanti sono poco precisi. Ma dalla panchina non può mettersi le scarpette e cambiare il destino di un cross.

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