Roma, occhi su Raspadori. Giallorossi al bivio: puntare su un bomber o continuare col falso nove?
Che la Roma sia alla ricerca di un nuovo attaccante non è certo una novità, e i numeri lo confermano: appena 15 gol in 13 partite di Serie A, undicesimo attacco del campionato e una produzione realizzativa poco superiore alla metà di quella dell’Inter. In questo scenario, tra i nomi sondati in vista del mercato di gennaio è spuntato Giacomo Raspadori. L’ex Napoli sta trovando pochissimo spazio all’Atletico Madrid: soltanto 183 minuti complessivi in 9 presenze. A questo punto, sorge una domanda inevitabile: è davvero lui il profilo adatto per Gasperini?
La risposta dipende dal ruolo che andrebbe a ricoprire. Raspadori non è il bomber d’area di rigore che tanto manca alla Roma: zero gol in questa stagione e un record personale di dieci reti che risale alla stagione 2021/2022 con il Sassuolo. Tuttavia, il suo eventuale arrivo non sarebbe da sottovalutare. Con Gasp potrebbe rappresentare la vera svolta nel progetto di una Roma col falso nove, una soluzione che - tra luci e ombre - ha reso la manovra offensiva più fluida, soprattutto nelle ultime settimane.
In questo sistema, Dybala resterebbe comunque il titolare nel ruolo, ma la sua storia clinica non permette di certo di fare progetti a lungo termine. Perciò, Raspadori garantirebbe un’alternativa all’argentino migliore rispetto a Baldanzi.
La Roma, però, si ritrova a dover fare una scelta sulla strada da percorrere: investire su un bomber tradizionale o puntare su un attaccante di qualità e movimento. Perché le risorse non sono infinite e non ci si può più permettere di sbagliare sul mercato.











