Lecce, Corvino: "Stulic grande attaccante, lo dimostrerà. Contentissimi di lui e Camarda"
Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, è stato intervistato da Radio Sportiva: "Il bilancio delle prime 11 giornate è in linea con quelle che possono essere le aspettative di un club come il nostro che lotta per evitare la retrocessione. In questa Serie A proprietà come la nostra fanno sempre più fatica in un contesto fatto di proprietà straricche e fondi. Probabilmente avremmo meritato di arrivare a questo punto con qualcosa in più in classifica. Però abbiamo mostrato anche solidità e compattezza. L’identità spiccata ci fa ben sperare".
Il reparto d'attacco è a posto con Camarda e Stulic?
"Noi siamo contentissimi. Stulic è un grande attaccante e lo dimostrerà. All'inizio gli attaccanti che arrivano dall'esterno hanno qualche difficoltà. Lo è stato con Piccoli, Colombo e Krstovic. Ma il lavoro che fa per la squadra lo rende utile nel collettivo. Noi siamo fiduciosi e sappiamo che sia lui che Camarda creeranno un bottino per il Lecce. Nel nostro campionato in questa stagione è difficile far gol".
Come ha scoperto Tiago Gabriel?
"Chi cerca trova (ride, ndr). A volte in base ai club dove lavori, o lavori sulla qualità perché hai risorse economiche, o sulle potenzialità, anche se il rischio è maggiore. Tiago corrisponde alla ricerca della potenzialità. Poi le qualità si manifestano, come con lui o per qualcun altro dei nuovi che non sta trovando spazio. Gaspar si è confermato un difensore importante, è arrivato Siebert che per tutti poteva essere un oggetto sconosciuto ma come poteva esserlo Tiago Gabriel lo scorso anno, avendo alle spalle Baschirotto. Siamo sicuri che se un domani andrà via qualcuno, ci saranno Siebert e Perez".
Che ne pensa dei problemi del calcio italiano e della Nazionale?
"Rimango basito quando in certe “tavole rotonde” si dice che il problema sono le squadre che non fanno giocare gli italiani. Questo mi infastidisce perché questa non può essere la causa. Allora per far giocare gli italiani, dobbiamo far giocare quelli meno bravi?".











