Mancini sulle sfide con Lautaro: "Basta un errore e perdi la partita. Sarà una bella battaglia"

Gianluca Mancini, difensore della Roma, parla alla Gazzetta dello Sport del proprio miglioramento individuale e della sfida all'Inter: "Prima pensavo a tante cose che mi toglievano energie. È stato fondamentale Ranieri che mi ha fatto riflettere, mi disse che da avversario mi odiava. Ma anche De Rossi mi aveva fatto capire che così perdevo lucidità. Loro mi hanno aiutato, io ci ho pensato su e mi è entrato in testa. Poi sono sempre rompiscatole, competitivo, ma ora gestisco meglio le cose che mi possono portar via energie".
Riguardo alla partita Roma-Inter, il calciatore ha previsto una "sfida tosta", pur riconoscendo che nel calcio moderno non esistono più incontri facili. Ha poi valutato l'Inter come la squadra più forte del campionato insieme al Napoli, ritenendo i nerazzurri "leggermente superiori" anche per i risultati ottenuti in Europa negli ultimi anni. Ha concluso sottolineando che la Roma si farà trovare pronta, in quanto sarà una partita utile a "capire di che pasta siamo fatti".
In merito a come fermare Lautaro Martínez, lo ha definito un campione e uno dei migliori attaccanti del mondo. Ha descritto le sfide con l'argentino come "una bella battaglia, ma sempre con fair play". Ha poi evidenziato che per neutralizzarlo sarà necessaria un'attenzione massima e non si dovrà mai calare di intensità mentale, poiché "con lui basta un errore e perdi la partita".
