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Matri: "Nel mio attacco ideale metto sempre Vlahovic. Tudor ha saputo stimolarlo"

Matri: "Nel mio attacco ideale metto sempre Vlahovic. Tudor ha saputo stimolarlo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 00:23Serie A
di Pierpaolo Matrone

Alessandro Matri, ex attaccante della Juventus, ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, svelando aneddoti e retroscena inediti. Tra questi, spicca il racconto di un allenamento estivo sotto la gestione di Antonio Conte: "Svenni. Era il tour negli USA, c'erano 40 gradi e 100% di umidità. Conte ci mandò subito in campo, mi fermai con i brividi e il cuore a 200 battiti. Lui mi prese in giro: 'Mi avevano detto che avevi gli attributi...'. Col tempo mi sono abituato, ma solo io e Luca Toni faticavamo, mentre Vidal e Marchisio tenevano il ritmo senza problemi".

Il rapporto con Massimiliano Allegri è stato invece di "amore e odio". Matri ha rievocato la delusione per la finale di Champions del 2015: "Mi mandò in tribuna, pur avendo appena segnato in finale di Coppa Italia. Pensavo di andare almeno in panchina, invece io e Pepe restammo fuori. Ci consolammo bevendo e mangiando. Un giorno forse Max mi spiegherà la sua scelta".

L'ex bomber ha poi analizzato l'attuale rosa bianconera e ha dato un consiglio a Dusan Vlahovic: "Non era semplice da gestire, anche per il discorso relativo all’ingaggio e al contratto. Tudor ha saputo stimolarlo in estate. Ma l’attacco in generale è forte: ci sono goal e qualità. Nel mio reparto offensivo ideale metto sempre Dusan titolare: se sta bene per me può veramente fare la differenza. Vlahovic mentalmente lo vedo bene e penso che renderà al massimo: ora sta anche bene dal punto di vista fisico, in passato i problemi legati alla pubalgia l’avevano inevitabilmente condizionato".

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