Milan, Joao Costa: "Per tifosi e società, l'obiettivo deve essere lottare per il vertice"

Dopo la gara vinta contro il Monza, è intervenuto ai microfoni di DAZN Joao Costa, vice di Sergio Conceicao, per commentare il match: "Per il Milan e per i propri tifosi, l'obbligo deve essere il primo posto. Io direi che oggi è necessario parlare della partita di stasera, mentre da domani si inizierà a pensare alla prossima stagione".
Cosa potrebbe non aver funzionato?
"Il gruppo ha al suo interno giocatori diversi, è come una famiglia: bisogna imparare a conoscersi e a convivere. Le cause le analizzeremo da domani, la partita di stasera ha avuto due fasi: il primo tempo ha avuto dei ritmi bassi, la ripresa è stata migliore".
Il Milan chiude una stagione deludente con una vittoria inutile ai fini del piazzamento finale. Contro il Monza, già retrocesso, i rossoneri vincono 2-0, ma essendo già fuori dalle coppe europee i tre punti non servono a nulla. Serata di gloria per Gabbia e Joao Felix, autore delle due reti che valgono il successo ma non evitano i fischi copiosi di San Siro, con i tifosi rossoneri in contestazione già dal pomeriggio.
La contestazione
Difficile parlare di campo, perché è l'atmosfera a rubare l'occhio. Dopo la contestazione a Casa Milan, nel pomeriggio, la protesta va avanti anche all'interno dello stadio. Cantando "Tutti a casa", la Curva Sud ha deciso di lasciare gli spalti dopo i primi 15 minuti, proseguendo così la dura contestazione iniziata nel pomeriggio davanti a Casa Milan. Durante l’attesa, i tifosi hanno intonato numerosi cori di protesta contro l’attuale dirigenza e proprietà. Tra i più significativi, uno mai sentito prima: “Ibra, Furlani e Scaroni, vogliamo le dimissioni, non servono le spiegazioni, voi dovete andarvene”, chiaro segnale di rottura profonda con i vertici del club. La protesta ha poi preso di mira individualmente i protagonisti della governance rossonera. La Curva ha scandito a turno i nomi di Gerry Cardinale, Paolo Scaroni e Giorgio Furlani, accompagnandoli con il coro “Indegni”. Non sono mancati attacchi frontali anche all’attuale proprietario del Milan: “Devi vendere, vattene” e “Gerry, go home” sono risuonati forti e chiari nel settore caldo dello stadio.
La partita
In campo, intanto, non succede granché. Il Milan parte bene, colleziona un paio di occasioni nei primi minuti con Joao Felix e Pavlovic, poi il nulla o poco più. Anzi, è il Monza a spingersi dall'altro lato. E nel finale di primo tempo a trovare anche il gol del vantaggio con Keita Baldé, annullato però per un fuorigioco di Kyriakopoulos, l'autore dell'assist. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Nella ripresa Conceiçao (squalificato, in panchina il vice Joao Costa) manda in campo Chukwueze e Camarda al posto di Jovic e Musah. Ed è proprio l'ex Villarreal a servire l'assist, da calcio d'angolo, per l'1-0 di resta di Gabbia al 64'. Passano meno di dieci minuti - anche col Milan in vantaggio l'atmosfera è surreale - e arriva anche il raddoppio, ancora su palla inattiva: stavolta è Joao Felix a battere un calcio di punizione da ottima posizione e a trasformarlo in rete. Nel finale sale in cattedra anche Maignan, con una super parata su Akpa Akpro. Finisce 2-0. Ciononostante al triplice fischio il Meazza rumoreggia.
