Napoli, fuori casa c'è (ancora) vita: le scelte di Calzona verso Empoli

Aurelio De Laurentiis è da settimane proiettato alle manovre per la rifondazione, ma il compito di Francesco Calzona - tutt'altro che semplice - è di tenere il gruppo mentalmente ancora all'interno di questa stagione. C'è da chiudere in maniera dignitosa ed un piazzamento europeo da salvare. I segnali col Frosinone non sono stati positivi, partendo dalla partita fino alle dure dichiarazioni di Calzona del post-partita in cui ha accusato i suoi di non essere squadra e di non riuscire a sacrificarsi per fare semplicemente densità dietro la linea del pallone. E ad Empoli è attesa quantomeno una reazione dopo i vari confronti a Castel Volturno.

Meglio paradossalmente fuori casa?
Il Napoli si aggrappa a questo punto anche al rendimento esterno: lontano dal Maradona i partenopei hanno quantomeno il quarto rendimento del campionato (a -2 dalla Juventus terza), non perdono da febbraio con Mazzarri (contro il Milan) e sono reduci da prestazioni quantomeno accettabili come l'ultima col Monza, il pari con l'Inter, la beffa allo scadere di Cagliari e la goleada al Sassuolo. Tutt'altra musica dunque rispetto ai disastri di Fuorigrotta dove il Napoli è addirittura la tredicesima squadra per punti in casa (con incredibilmente più gol subiti, 23, che fatti, 22) e ormai i sold-out del Maradona sembrano portare solo ulteriori pressioni e finiscono puntualmente con veri e propri psico-drammi.

Le scelte di Calzona
Nonostante i risultati, nessuna rivoluzione alla formazione base. Sono squalificati Rrahmani e Mario Rui, ma rientra Juan Jesus - che si riprenderà il posto al fianco di Ostigard che l'aveva sostituito col Frosinone - ed a sinistra è pronto ad adattarsi Mazzocchi considerando l'assenza anche di Olivera infortunato. Rientrato l'allarme per Kvaratskhelia che sarà regolarmente nel tridente con Osimhen e Politano. In mediana, dopo due esclusioni di fila per Traoré (neanche subentrato) è facile prevedere la conferma di Zielinski con Lobotka ed Anguissa. Nonostante le parole molto dure di Calzona verso il gruppo, si prosegue con l'undici più vicino a quello classico con la speranza di una reazione da parte dei veterani.