Pasquale Bruno: "Basta simulatori! Saelemakers, Conceicao e Lautaro sono sempre a terra"
Pasquale Bruno, un tempo difensore arcigno e difficile da superare per tutti gli attaccanti, al Quotidiano di Puglia ribadisce la propria posizione su quello che ritiene il grande male del calcio italiano: "Basta, è arrivato il momento in cui è necessario intervenire con fermezza per mettere la parola fine a questo grave problema del calcio italiano. I simulatori vanno puniti".
L'episodio Isaksen: "La scena a cui abbiamo assistito domenica scorsa allo stadio Olimpico rasenta il ridicolo - attacca Bruno -. Isaksen viene sfiorato sul petto dalla mano di Sottil e quando capisce di non poter fare più nulla per fermare l’avversario decide di buttarsi a terra. Quel che è peggio è che l’attaccante della Lazio si mette le mani sul volto traendo così in inganno l’arbitro Arena che commette l’errore più grave dell’intera giornata pur trovandosi nella posizione migliore per poter giudicare l’episodio".
I simulatori: "Ne abbiamo tanti e gli arbitri li conoscono bene. I vari Saelemakers, Ricci, Conceicao, Cuadrado, Lautaro e altri ancora sono sempre a terra. In Italia non c’è spazio per il tackle, quello sul pallone, quel gesto tecnico che invece all’estero manda in estasi il pubblico e rende bella e avvincente una partita di calcio. Noi preferiamo offrire al pubblico uno sport che è diventato noioso con decisioni arbitrali che, un tempo, avrebbero fatto ridere tutti".
La regola sui contatti: "Prendiamo ad esempio il rigore concesso all’Inter per il pestone in area di Pavlovic su Thuram dopo che il francese aveva già calciato il pallone. Ma non esiste proprio, questo non è più calcio. I difensori dovrebbero giocare senza braccia e senza piedi per non incorrere in sanzioni. E a proposito dei difensori: un tempo si assisteva a duelli rusticani con gli attaccanti, in partita accadeva di tutto e alla fine ci si stringeva la mano. Ora appena un difensore sente un minimo tocco frana al suolo. Ripeto, tutto questo rende il calcio italiano noioso".













