Percassi più netto di Lookman. C'è solo una strada per andare oltre il muro contro muro

"Grazie per esservi interessati a un nostro calciatore". Così venerdì scorso l'Atalanta ha risposto all'ultima proposta dell'Inter per acquistare il Pallone d'Oro africano Ademola Lookman. Secondo la Dea quarantadue milioni di euro più tre di bonus non bastano per mettere le mani sull'eroe di Dublino, su un calciatore che da un anno a questa parte medita e spinge per il salto di qualità. La scorsa estate sperava in una proposta più concreta del PSG, ora vuole a tutti i costi l'Inter.
L'offerta presentata dall'Inter la scorsa settimana sembrava il preludio alla chiusura dell'affare, ma in realtà da allora la situazione è solo degenerata. Dopo la mail di risposta il giocatore ha fatto sparire dai suoi profili social tutti i riferimenti alla Dea, poi sempre su 'Instagram' ha spiegato che quella cessione gli era stata promessa e che oggi la sua società non sta mantenendo i patti. Un post a cui oggi ha risposto Luca Percassi: "Quella promessa era valida solo per top club europei". In pratica, secondo l'amministratore delegato dell'Atalanta 42 milioni di euro più bonus magari potevano bastare per una squadra che non gioca la Serie A, ma non per l'Inter. In questo caso ne servono di più, verosimilmente cinquanta. Alle parole di Percassi Lookman ha reagito non presentandosi questo pomeriggio a Zingonia per la ripresa degli allenamenti.
La situazione insomma è degenerata. Lookman sembra ancora destinato all'Inter, ma oggi non si capisce bene come. Le parole di Percassi, almeno ufficialmente, escludono la società vice-campione d'Europa dalla partita anche se col giocatore non sembrano esserci più margini per ricucire lo strappo. Una situazione non troppo diversa da quella che un anno fa coinvolse Teun Koopmeiners e la Juventus.
Con questo scenario appare difficile, per non dire impossibile, che Giuseppe Marotta dall'altro lato possa fare un ulteriore mossa. O meglio, potrebbe farla ma solo a patto di sapere che poi sarà quella decisiva. Una certezza che nei prossimi giorni con contatti, incontri e telefonate più o meno sottobanco potranno dargli solo gli agenti del calciatore, gli unici che oggi possono sbloccare una trattativa (solo) apparentemente giunta a un punto morto.
