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Pisa, Corrado blinda Angori e Touré: "A gennaio restano. Troppi stranieri? È il contrario..."

Pisa, Corrado blinda Angori e Touré: "A gennaio restano. Troppi stranieri? È il contrario..."TUTTO mercato WEB
Ivan Cardia
Oggi alle 21:08Serie A
Ivan Cardia
fonte Da Viareggio, Niccolò Ceccarini e Dimitri Conti

Giuseppe Corrado, presidente del Pisa, è stato raggiunto in esclusiva da TMW al premio Viareggio Sport 2025. Si parte da alcuni acciacchi in squadra, come quello di Ebenezer Akinsanmiro: “Il guaio l'ha avuto nella partita con la Cremonese, è uscito a 20 minuti dalla fine, ha avuto una sublussazione della spalla. La diagnosi è stata confermata, quindi normalmente quel tipo di malanno ha necessità di un 20/25 giorni. Si sta curando, contiamo di poterlo recuperare fra due-tre partite”.

Per il resto tutto bene, però…
“Beh, diciamo che tutti hanno qualche acciacco in queste fasi del del campionato, però mediamente stanno tutti abbastanza bene. Domani ritorneranno i nazionali, speriamo che nessuno di loro presenti problemi fisici: non abbiamo avuto segnalazioni in proposito”.

Nei giorni scorsi De Laurentiis ha parlato in maniera dura del rapporto con le soste e con le nazionali.
“Io credo che nel calcio le regole si conoscano: ci sono le convocazioni per le nazionali, poi è normale che squadre importanti rischino di avere tanti giocatori fuori. Fa piacere perché la convocazione è il premio alle scelte che l'azienda ha fatto, e di converso è l'impegno che però l'azienda deve lasciare ai propri tesserati. Credo che se non venissero convocati il presidente sarebbe ancora più preoccupato, perché vuol dire che i giocatori si valorizzerebbero di meno. Invece, quando vengono convocati poi si può anche rischiare che si infortunino, come capita anche si possano infortunare durante una partita di campionato”.

Ritrovate il Sassuolo, l’anno scorso in B hanno fatto un altro sport ma entrambe avete festeggiato la promozione.
“La prospettiva è quella che abbiamo tutte le domeniche: fare bene e cercare di superare l'avversario. Ci abbiamo provato con Milan, Roma, Napoli, come con la Cremonese: cercheremo di farlo anche con il Sassuolo. È una squadra che in questo momento ha espresso un buon gioco e ha realizzato molti punti, è un po’ diversa perché ha mantenuto abbastanza inalterato l'attacco ma nel resto dei reparti è cambiata molto. Anche noi abbiamo fatto un campionato a parte, perché la terza aveva 10 punti di ritardo. Sarà una partita difficile e noi la affronteremo come tutte le partite difficili: noi affrontiamo la Serie A da neopromossa e ti crea quei patemi d'animo che via via stiamo superando. Più passano le partite, più c’è consapevolezza che possiamo tranquillamente reggere il confronto con le altre squadre”.

Avete già delineato strategie per il mercato di gennaio?
“Quella è una scadenza che interessa i media, non noi perché per noi le scadenze che contano sono sono quelle delle partite. Noi pensiamo di avere una squadra che possa competere e sta competendo: il mercato di gennaio è di riparazione agli infortuni, speriamo di non averne perché purtroppo ne abbiamo avuti di pesanti. Speriamo che con gennaio Estevez, Lusuardi e Stengs possano riprendere il loro ruolo, perché forse qualcuno ha dimenticato cosa rappresentino per noi. Noi spesso a gennaio abbiamo preparato la stagione successiva, penso a quello che è successo l’anno scorso, come deve fare una società che programma”.

Touré e Angori?
“Vale il discorso che ho fatto per le nazionali: se qualcuno li cerca, è perché stanno facendo bene. La missione del Pisa è far crescere i giocatori, che se poi sono bravi devono avere opportunità altrove. Ma certamente non a gennaio”.

La Nazionale?
“Diciamo che vorremo vedere l’Italia ai Mondiali, sarebbe un peccato il contrario, detto da tifoso. Poi in realtà, quando ci sono dei problemi, bisogna cercare soluzioni e capire quali siano i veri problemi: oggi la nazionale è l'espressione di un movimento che non sta percorrendo la strada giusta, stiamo facendo scelte sbagliate. Il calcio italiano è la somma delle sue società, come l’industria: qualcosa va corretto, nelle scelte, perché il movimento possa crescere. Dobbiamo abituare i nostri ragazzi a crescere, ad avere coraggio. A volte crescere può anche voler dire andare a giocare all’estero: tante nazionali hanno diversi elementi che non giocano nel proprio Paese d’origine. Più che troppi stranieri, abbiamo pochi italiani che vanno a giocare all’estero e poi tornano per giocare con la Nazionale. Speriamo di riuscire a porre rimedio a questa situazione, poi sui playoff dico che l’Italia ha i giocatori per potercela fare”.

Gattuso ha fatto il giro dei ritiri, è un ex a Pisa peraltro…
“Lo aspettiamo, anche noi abbiamo dei giovani interessanti che la Nazionale segue”.

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