Rivera: "Ho detto a Gravina che ero a disposizione, ma pensa che non sia utile al movimento"
Per parlare della crisi dell'Italia ha parlato a La Repubblica un grande ex azzurro come Gianni Rivera: "Mi ha sorpreso notare un divario così ampio. Nel secondo tempo sembrava di vedere giocare il Brasile contro nessuno. Colpa nostra, i norvegesi sono una buona selezione ma certo non il Brasile. È stato umiliante e strano. Eravamo in balia degli avversari, l’Italia non può essere questa".
Come siamo arrivati a questo punto?
"Campioni non ne abbiamo più, ma i problemi della Nazionale sono tanti, non è solo una questione di chi va in campo. Abbiamo molti temi inevasi che dovrebbero essere affrontati dalla federazione, troppo facile addossare le responsabilità solo sui giocatori. C’è Bastoni che l’Inter considera un difensore eccezionale, poi con l’Italia fa errori tragici. Evidentemente in azzurro non ha le stesse certezze".
Nel calcio italiano non ci sono più talenti.
"L’ingresso sulla scena dei procuratori ha danneggiato il sistema. Oggi le famiglie devono pagare gli agenti per far giocare i bambini. Se non si è ricchi, i ragazzi possono essere talentuosi ma comunque non avere mai una reale possibilità di emergere. Consigli? Ho provato a dire al presidente della Figc Gravina che ero a disposizione, ma lui non mi ha chiamato. Non pensa che uno come me possa essere utile al movimento. I risultati sono la prima cosa. Chi è bravo vince. Speriamo accada. Altrimenti sarebbe giusto pensare a una riorganizzazione".













