Sassuolo, Dionisi: "Frattesi più gol su azione di tutti, se va via dobbiamo saperlo sostituire"
Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, parla così a Sky Sport dopo la sconfitta interna con la Fiorentina: "A livello di prestazione, finché siamo rimasti in parità numerica, era difficile far meglio, senza tre-quattro titolari. Non abbiamo la rosa della Fiorentina, com'è giusto che sia. Mi dispiace per i ragazzi perché la prestazione è stata fatta, volevamo un risultato diverso nonostante scelte coraggiose. Chi ha giocato oggi lo ha fatto meno in stagione perché c'era chi era più pronto ed essere riusciti a rialzarsi è merito del gruppo. L'attenzione oggi era a quello, siamo rimasti in dieci poi in nove e quasi in otto, visto che ammonivano anche all'ultimo minuto. Potevano far giocare fino al 100'... Fa tutto parte di questa stagione, ho visto tante conferme di quello che penso, sia in positivo che in negativo. Ci servono scelte coraggiose per migliorarci".
Per firmare il rinnovo ha chiesto garanzie?
"Abbiamo parlato della squadra, possiamo fare solo quello ora. Le uscite non dipendono da me o dal Sassuolo, ma dalle offerte che ci saranno se ci saranno. Su alcuni giocatori immagino di sì... E anche su chi prendere è difficile scegliere ora, bisogna però avere le idee chiare su cosa prendere. Se va via Frattesi perdiamo il giocatore che ha segnato più gol su azione della squadra. Se dovesse uscire dovremo essere bravi a sostituirlo o tararci su un gruppo diverso, pensando a un cammino diverso. Per me non è un problema ma dobbiamo essere tutti allineati: si sa che a Sassuolo l'obiettivo è la valorizzazione attraverso le prestazioni mantenendo la categoria. Con poco pubblico, ma con uno stadio di proprietà. Ha tanti pro e alcune defezioni verso altre squadre, ma dobbiamo vedere gli stimoli: nei momenti difficili questo ambiente ti supporta di più. Ho chiesto certe scelte, così voglio che sia. Non è un vorrei ma un voglio".
Quindi ha ottenuto garanzie?
"Conoscete la società, sono persone con cui ho un ottimo rapporto. Per me dopo due anni non c'è solo il terzo, ma inizia un nuovo percorso. La prossima stagione è un altro anno zero, non il terzo. Lo sarà per me, ma è un anno zero: quando cambi dipende come lo fai, devi essere sincero con te stesso per non pretendere troppo e migliorare quello che puoi".
Ha paura di perdere troppi giocatori?
"No, non è questo. È preparare l'ambiente interno ed esterno: quando sono arrivato ho sempre sentito parlare delle stagioni precedenti. Chi ha fatto più punti di me non ha avuto cessioni importanti tra la seconda e la terza. Se non c'è questa volontà è normale che si parli di una ripartenza diversa: non preparo l'uscita di qualcuno, so però che abbiamo giocatori bravi e chiacchierati, dovremo essere bravi a rimodellarci. Non mi piacciono i paragoni: non puoi chiedere a chi arriva magari da un campionato di seconda fascia quello che ha fatto chi va in club di prima. Sennò bruci i ragazzi".