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Se lo sforzo di Zhang non arriva, salgono le quotazioni di Acerbi. Inzaghi aspetta, col timore Skriniar

Se lo sforzo di Zhang non arriva, salgono le quotazioni di Acerbi. Inzaghi aspetta, col timore SkriniarTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 19 agosto 2022, 08:00Serie A
di Ivan Cardia

AAA difensore cercasi. Per ora. È il cartello appeso fuori dalla Pinetina, dove l'Inter prepara la seconda giornata di campionato, la prima a San Siro, e programma anche il mercato. Ieri ad Appiano si è vista la dirigenza al gran completo, a pranzo in compagnia di Simone Inzaghi, con i vertici che poi si sono trasferiti in sede, dove nel pomeriggio era presente anche Steven Zhang. Confronti decisivi, ça va sans dire, per delineare i prossimi interventi sul mercato.

Akanji vuole l'Inter, ma il portafogli? Il tema è, allo stato attuale, sempre quello del sesto difensore, il tassello che manca per completare la rosa nerazzurra. Col senno di poi, prolungare con Ranocchia non sarebbe stata un'idea così malvagia, ma quel treno è ormai passato e quindi inutile pensarci. Oggi, l'Inter ha più alternative sul tavolo, alcune preferenze e anche indicazioni piuttosto chiare. Se da un lato Manuel Akanji vuole il nerazzurro, al punto da aver declinato proposte da altre big europee, può darsi che il suo desiderio di Serie A debba riservarlo ad altri lidi. L'atteso ok della proprietà per alzare l'offerta al Borussia Dortmund, a cui non bastano neanche 15 milioni di euro, non è ancora arrivato. Così, a meno di un ripensamento, di uno sconto o di una soluzione al momento complicata - rinnovo e prestito - il rischio che il feeling reciproco porti poco lontano è concreto.

Sale Acerbi, dubbi su Zagadou, possibilità Chalobah. E Skriniar? Messa così la questione, è inevitabile che salgano le quotazioni di Francesco Acerbi, in uscita dalla Lazio e gradito a Inzaghi. Non una virata ancora effettuata, per una serie di ragioni che vanno dal piede mancino all'età passando per il fatto che Lotito debba convincersi sino in fondo ad accettare il prestito perché l'affare si faccia. Però la direzione è quella, anche perché altre soluzioni - per esempio, Alex Zagadou, proposto anche alla Roma - pur apprezzate non convincono per qualche dubbio fisico, o perché (è il caso di Chalobah) sembra esservi comunque da spendere. Alla finestra, in attesa di conoscere il suo futuro compagno di reparto, c'è poi Milan Skriniar. In Francia si è scritto di una nuova offerta già presentata dal Paris Saint-Germain: in Italia, non risulta ancora pervenuta e gli ultimi tentati affondi restano non solo lontani nel tempo ma soprattutto distanti a livello economico. Non che voglia dire molto: dare certezze sullo slovacco è missione per indovini. Certo, più passa il tempo e meno digeribile sarebbe una a questo punto clamorosa cessione, ma se davvero nelle prossime ore Campos metterà sul piatto una nuova offensiva - alcune fonti hanno parlato di un incontro in programma tra poche ore - qualche certezza rischia di vacillare. Anche se persino quei 70 milioni fin qui richiesti dall'Inter potrebbero non bastare più.

Inzaghi aspetta. E oggi non parla in conferenza. Rovesci di medaglie diverse. Il tecnico ha già spiegato a chiare lettere cosa ritiene necessario sul mercato. Figurarsi come prenderebbe, lecitamente, l'addio di Skriniar arrivati a campionato iniziato e calciomercato quasi finito. Alla vigilia dell'esordio casalingo in campionato, non risponderà alle domande dei cronisti. A margine della rifinitura che oggi l'Inter svolgerà a San Siro, sarà semmai protagonista di dichiarazioni social, ben più gestibili. Non serve però andarsi a cercare legami particolari con l'attesa di cui sopra: parlare poco, e centellinare le conferenze stampa, è pratica già consolidata dall'anno scorso. Nulla di nuovo sotto il sole, almeno da questo punto di vista.

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