Szczesny come Allegri. La Juventus paga la buonuscita per avere un problema in meno
Wojciech Szczesny va verso la risoluzione contrattuale. Una buonuscita che non coprirà l'intero stipendio del polacco, deciso comunque a rimanere senza colpo ferire, ma che non ci andrà molto lontano. Sarà probabilmente un costo accessorio abbastanza importante per la Juve che, però, si era incartata con i portieri. O meglio, arrivato Di Gregorio, rinnovato (o quasi) Perin, ecco che il polacco era un esubero con un ingaggio da paura, cioè 6,5 milioni di euro. Retaggio della vecchia gestione, fino alla prossima estate. Szczesny ha avuto contatti con l'Arabia, ma nessuno arrivava ai 30 milioni richiesti in due anni, oppure dal Monza, con Adriano Galliani che lo considerava come il primo obiettivo per la porta.
Non c'è mai stata apertura. Anche perché Szczesny ha sempre detto di stare bene a Torino e di non volersi muovere. Di volere giocare per trofei e non per soldi (anche perché ne percepiva già tanti) altrimenti avrebbe smesso. Da capire se poi lo farà davvero oppure troverà una destinazione di medio livello per arrivare almeno fino al 2026, quando ci saranno i Mondiali statunitensi.
Come per Allegri, la Juventus paga per avere un problema in meno. Sicuramente una chiusura migliore rispetto a quella con il tecnico, per quello che è successo durante e dopo la finale di Coppa Italia, ma così si chiudono sette anni, iniziati con tre Scudetti e conclusi con l'ultimo trofeo nella finale di Roma, il 15 maggio scorso, con la vittoria contro l'Atalanta.