TMW - Di Gennaro: "Spero che la Fiorentina vinca la Coppa Italia. I tifosi e Italiano lo meritano"

Antonio Di Gennaro, a margine della presentazione del suo libro "Io, Dige, mi racconto così..." al Museo del Calcio di Coverciano, ha parlato ai media presenti. Queste le sue parole raccolte da TMW: "Racconto il mio personale, quello che non racconta l'aspetto calcistico. Da quanto ero bambino a Firenze al rapporto con i miei genitori e i miei figli. La vita mi ha insegnato che ci sono momenti difficili ma che possono diventare positivi. Mi sono guardato dentro, specie a 20 anni, quando volevo smettere di giocare. Ma grazie alla famiglia e gli amici sono rinato. Giocare in Serie A è stato bello, nella città dove sono nato, sono andato a Verona, consigliato bene, e ho vissuto 7 anni incredibili, con lo scudetto e la Nazionale, fino al Mondiale".

Fiorentina-Inter, chi vincerà la Coppa Italia?
"Da cuore viola spero vinca la Fiorentina, in un momento difficile Vincenzo Italiano ha rimesso a posto tutto arrivendo a fare due finali. Nopn era semplice, mi auguro per lui e per la città che arrivino le vittorie".

Quale sarà la chiave tattica?
"Le finali non si giocano, si vincono. L'Inter ha un modulo collaudato, gli mancherà Mkhitaryan e la Fiorentina dovrà riuscire a metterli in difficoltà. Gli esterni viola potrebbero avere spazi e potranno sfruttarli. La Fiorentina dovrà essere cattiva".

Questo è il momento giusto per Firenze per tornare a vincere?
"La prerogative ci sono tutte perché siamo alla fine di un percorso di due anni. Ci sono le aspettative giuste, verrà un grande centro sportivo e spero che la Fiorentina possa fare lo stadio. I tifosi poi non mancano mai e in questi casi c'è l'euforia che può portare a grandi risultati".

Le piace il calcio di oggi? Quello che commenta in tv.
"La Nazionale sì, quando abbiamo vinto l'Europeo. Anche quando Mancini ha cambiato la mentalità, cercando di fare un calcio diverso rispetto alla tradizione. Poi c'è stata la delusione per il Mondiale, tanti dicono che non eravamo brillanti come all'Europeo ma hanno pesato i rigori sbagliati con la Svizzera, altrimenti ci saremmo andati in Qatar. L'importante è che il prodotto italiano con i giovani possa avere la possibilità di giocare e sbagliare. L'altro giorno ho commentato l'Under 20 e l'Italia ha fatto il Brasile con il Brasile, mi sono entusiasmato".

L'aver raggiunto due finali, per la Fiorentina, rivaluta la rosa?
"Rivaluta tutto. La concentrazione massima è per le due coppe ora, puntare su questi due trofei è stato giusto, visto che la squadra aveva fatto vedere di potersela giocare. I tifosi meritano tutto questo".

La Fiorentina può puntare allo scudetto?
"Penso sia difficile. Guardiamo l'Atalanta, che fino a due anni fa se l'è giocata. Ripeto, mi sembra difficile ripetere una cosa come abbiamo fatto noi a Verona. Con ricavi maggiori però si potrebbe investire. Siamo arrivati a un indebitamento del calcio italiano che rende difficile costruire le squadre. Il calcio italiano deve ripartire dalle tre finali europee e dai giovani".

All'ultima Coppa Italia la Fiorentina era alla fine della sua proprietà: cosa cambia oggi?
"Fino alla finale ero con Terim, ci siamo divertiti. Poi è successo quel che è successo, con l'indebitamento. Anche se c'erano altre ragioni e qualcuno mi può intendere. Il calcio è cambiato in parte marginale ma questa squadra con Italiano ha cambiato l'atteggiamento".