Un figlio d'arte a Bologna? Per sostituire Ndoye c'è anche l'idea Van Bommel junior

Nelle scorse ore Giovanni Sartori, responsabile dell'area tecnica del Bologna, è stato 'paparazzato' mentre stava per prendere un volo con destinazione Eindhoven, in Olanda. Un viaggio che molti hanno collegato immediatamente alle vicende di mercato e alla possibiltà che il club rossoblù, come spesso ha fatto anche negli ultimi anni, guardi in direzione dei Paesi Bassi. E in particolare verso un club ben preciso.
Sono stati infatti tanti gli affari andati in scena negli ultimi due-tre anni tra il Bologna e l'AZ, compagine di Alkmaar che è un habitué nelle zone nobili dell'Eredivisie e si è rivelata spesso capace di fornire giocatori dal sicuro valore, specialmente in proiezione futura, senza però esigere cifre clamorose per acconsentire a trasferire altrove i propri tesserati.
E questo asse potrebbe rinsaldarsi ulteriormente nella prossima estate. Con Ndoye, l'uomo che con il suo gol ha consegnato la storica vittoria della Coppa Italia al Bologna, molto ambito sul mercato (solamente in Italia piace a Inter, Juventus e Napoli, ma ha ammiratori anche all'estero) è normale che il Bologna stia individuando coloro che potrebbero eventualmente sostituirlo. E all'interno di questa lista c'è anche Ruben van Bommel, esterno d'attacco classe 2004 e figlio d'arte (suo padre Mark è stato centrocampista anche del Milan), che in questa stagione con l'AZ ha raccolto 33 presenze e 9 gol nelle varie competizioni.
