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Un lampo per uno e tutto rimandato al ritorno: Osi risponde a Lewa, Napoli-Barcellona 1-1

Un lampo per uno e tutto rimandato al ritorno: Osi risponde a Lewa, Napoli-Barcellona 1-1TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 21 febbraio 2024, 22:54Serie A
di Pierpaolo Matrone

Tutto rimandato a Montjuic, alla partita di ritorno, tra tre settimane. Il Napoli dà segni di vita in un momento complicato, ma nonr itrova la vittoria contro un ottimo Barcellona. Al Maradona l'andata degli ottavi di finale di Champions League termina 1-1, con un lampo del centravanti-campione per parte: Lewandowski prima per i blaugrana, Osimhen per i partenopei.

Subito assolo Barça
"Dovremo togliergli entusiasmo andando forte nei primi minuti", dichiara Xavi ai colleghi spagnoli a pochi minuti dal fischio d'inizio. Ed è evidentemente il concetto trasmesso anche allo spogliatoio, perché l'approccio del Barcellona è di quelli a tutta birra. Al punto che per oltre un quarto di gara il Napoli non si vede mai nella metà campo avversaria, mentre il Barça vi staziona stabilmente e impegna per tre volte Meret: dopo pochi minuti con Yamal, a metà frazione con Lewandowski e Gundogan nel giro di due minuti, sui quali è bravissimo il portiere azzurro a rispondere presente.

Il Napoli cresce, ma non tira
Dopo un avvio complicato, lasciato sfogare il Barcellona, il Napoli prende coraggio e comincia ad affacciarsi anche dall'altro lato. Con Calzona la squadra sembra aver ritrovato quantomeno la voglia di costruire dal basso per eludere il pressing dei catalani, che restano sempre molto feroci nell'opposizione, e sprigionare la velocità e la tecnica degli attaccanti. In un paio di occasioni ci riesce pure, anche se negli ultimi venti metri manca sempre qualcosa e alla fine del primo tempo i tiri in porta sono comunque zero. L'atteggiamento però è giusto e infatti al duplice fischio dell'arbitro il Maradona applaude.

Il lampo di un campione da un lato
Nella ripresa è di nuovo il Barcellona a prendere in mano le redini del match. Gundogan cestina un paio di buone occasioni, perché è un centrocampista che pensa come un attaccante. Lewandowski invece è praticamente sinonimo di bomber e lo dimostra all'ora di gioco, sfruttando i pochi centimetri lasciatigli dal Napoli che fino a questo momento l'aveva tenuto benissimo: Pedri imbuca, l'ex Bayern Monaco si fa trovare pronto e con una gran giocata infila la palla nell'angolino alla destra di Meret. Cala il gelo sul Maradona.

Il lampo dell'altro campione dall'altro
Dopo il gol subito il Napoli va in confusione e per una buona decina di minuti non riesce a svegliarsi. Allora ci pensa Calzona, con una scelta forte: fuori Cajuste ma soprattutto Kvaratskhelia, dentro Traoré ma soprattutto Lindstrom. Ed è proprio quest'ultimo a cambiare la partita. Con lui in campo gli azzurri cominciano a farsi vedere nell'area avversaria. Ancora no a calciare però. Fino al 75', quando Osimhen, fino a questo momento il peggiore, illumina il Maradona con un lampo: filtrante di Anguissa, spallata a Martinez e destro secco del nigeriano che non dà scampo a ter Stegen. E' 1-1. Nell'ultimo quarto d'ora il Napoli prova anche a vincerla, inserendo Simeone e Raspadori, ma non ci riescono. Non ci sono più emozioni, si arriva così al triplice fischio. Tutto rimandato al match di ritorno.

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