Cosenza-Cittadella 0-0, le pagelle: Maniero mvp salva il Citta. Fischi del Marulla nel finale.

Risultato finale: Cosenza - Cittadella 0-0

COSENZA
Micai 6 - Nel primo tempo è uno spettatore non pagante e si fa vedere solo per qualche uscita alta. Pittarello lo grazia calciando male nella prima occasione della partita. Nella ripresa non corre grandi pericoli.

Gyamfi 6 - Bravo soprattutto in fase difensiva e nelle palle inattive. Accompagna poco l’azione d’attacco e viene ammonito pe la troppa aggressività. L’atteggiamento però è quello giusto.

Fontanarosa 6 - Insieme a Camporese ha il suo da fare a tenere i movimenti di Pittarello e Pandolfi. Svolge bene il compito anche se ogni tanto Pandolfi scappa via. Gran chiusura su Magrassi nel secondo tempo.

Camporese 6 - Esattamente come Fontanarosa ha davanti due avversari scomodi. Difficile la marcatura su Pittarello che usa bene il fisico per far salire il Cittadella. Confronto alla pari senza sbavature eccessive. Se la cava bene anche nella ripresa.

Frabotta 6 - Si vede più in fase difensiva che in zona d’attacco. Quando prova a pungere viene murato dalla difesa del Cittadella. Partita sufficiente e nulla di più per un ragazzo dal quale ci sia aspetta sempre il salto di qualità definitivo.

Zuccon 6 - Si fa sentire in mezzo perché la partita diventa subito molto fisica. È l’equilibratore del centrocampo del Cosenza. Prestazione solida ma l’ammonizione gli costerà la squalifica nella prossima partita contro la Ternana. Dal 78’ Viviani s.v.

Voca s.v. - La sua partita dura solo mezz’ora durante la quale non sbaglia e non si accende. Esce dal campo per infortunio costringendo Caserta al cambio. Dal 31’ Calò 6 - Gioca una partita sufficiente sbagliando pochi palloni.

Florenzi 6 - Interpreta bene il ruolo soprattutto negli inserimenti offensivi. Si fa ipnotizzare da Maniero e sciupa una buona occasione ma non si perde d’animo. Attivo e mobile sulla sinistra. Nel finale Maniero gli dice ancora una volta “no” su un gran tiro da fuori.

Marras 6 - Nel tridente offensivo è il più mobile e il più cercato. Le sue discese offensive creano qualche grattacapo al Cittadella anche se non riesce ad essere concreto. Insieme ad Antonucci è lui l’uomo di riferimento offensivo. Da 55’ Canotto 5,5 - Cincischia a tu per tu con Maniero e l’azione sfuma. Dalla sua qualità ci si aspetta sempre qualcosa in più.

Forte 5,5 - Lotta come un leone con grande voglia anche se non riesce ad incidere. Cerca di svariare lungo tutto il fronte d’attacco ma gli arrivano pochi palloni. Dal punto di vista fisico perde il duello con Negro che fa valere tutti i suoi 194cm. Dal 55’ Crespi 6 - Trova il gol ma in posizione di netto fuorigioco. Si muove bene e si fa vedere.

Antonucci 6,5 - Rimane uno dei giocatori più tecnici della squadra di Caserta e si vede. È bravo ad innescare Florenzi davanti al portiere ma il compagno sciupa. Manca anche lui l’occasione dell’uno a zero anche se non era facile. Nel complesso è il migliore.

Fabio Caserta 6 - La sua squadra meriterebbe la vittoria ai punti ma il calcio non è la boxe. Bene nella fase di costruzione ma davanti c’è poca concretezza. La squadra lascia il campo con qualche fischio dalle gradinate del Marulla.

CITTADELLA
Maniero 7 - Gioca titolare al posto di Kastrati e chiude bene lo specchio nel primo tempo sull’incursione di Florenzi. Si esalta poco dopo anche su Antonucci murando la conclusione. Nel finale di gara ha un gran riflesso su Florenzi. Migliore in campo.

Salvi 6 - Accompagna l’azione offensiva da terzo centrale di destra con grande continuità. Forse è più convincente quando si spinge in avanti perchè dietro Florenzi è un brutto cliente. Non perde mai la bussola.

Negro 6,5 - Attento fin da subito in fase difensiva provando a farsi vedere in zona gol sfruttando i suoi centimetri. Il colpo di testa nel primo tempo viene bloccato da Micai ma il lavoro più grande è su forte, dominato dal punto di vista fisico.

Frare 6 - Chiude il terzetto difensivo senza tremare di fronte alle serpentine di Marras. Dalle sue parti arriva anche Amatucci e non è sempre lucido in chiusura. In generale offre una buona prova.

Rizza 6 - Interpreta bene il ruolo di esterno a tutto campo nell’inedito 3-5-2 disegnato da Gorini. Attacca e difende con ordine e pulizia. Regge benissimo dal punto di vista fisico.

Carissoni 6 - Come Rizza anche lui offre una prestazione tutta cuore e polmoni lungo la fascia di competenza. Nel secondo tempo alza ancora di più il livello fisico provando ad impensierire Micai con il tiro da fuori. Prestazione sufficiente.

Branca 6 - Vertice basso del centrocampo disegnato da Gorini, si fa vedere soprattutto i fase di interdizione. Grande leadership da capitano, un po’ impreciso quando prova a illuminare il gioco. Spende il cartellino giallo con un fallo tattico intelligente.

Amatucci 6 - Bella partita del numero 8 per corsa e quantità. Nel primo tempo fa un po’ di fatica ma nella ripresa non cala il ritmo. Ci prova da fuori area ma il tiro è bloccato da Micai. Dal 71’ Carriero s.v.

Cassano 5,5 - Da uno con le sue qualità ci si aspetta sempre qualcosa in più. Gioca da mezz’ala e non da trequartista e nel ruolo sembra un po’ troppo leggero. Non illumina e paga sempre qualcosa dal punto di vista fisico. Dal 46’ Mastrantonio 6 - Grande impatto fisico sulla partita. Ci prova da fuori ma è impreciso

Pandolfi 5,5 - Molto mobile come Pittarello. Sulla corsa e generosità non si può dire nulla ma non incide sulla partita. Poteva fare meglio e Gorini lo lascia negli spogliatoi. Dal 46’ Magrassi 5,5 - Entra troppo carico e si fa ammonire. Fatica in mezzo a Camporese e Fontanarosa.

Pittarello 6,5 - Grande approccio alla partita per il bomber del Cittadella che butta in campo fisico e corsa. Ha una buona occasione ma calcia a lato. Nonostante la chance non sfruttata al meglio rimane uno dei più pericolosi in campo. Dal 84’ Maistrello s.v.

Edoardo Gorini 6 - Il suo Cittadella parte bene e poi comincia a chiudersi a riccio inghiottito dalla paura. Nella ripresa qualche sporadica ripartenza per alleggerire la pressione. La difesa regge e arrivano punti dopo otto sconfitte consecutive. Per uscire definitivamente dalla crisi però serve di più.