Dore alla Cremonese, ds Casalnuovo: "Mezzala che vede la porta, Può crescere tantissimo"

Nei giorni scorsi la Cremonese ha annunciato l’arrivo di un giovane centrocampista – può giocare sia come mezzala sia come fantasista - dalla Serie D come Salvatore Dore che si era messo in luce con il Real Casalnuovo con sei reti e due assist in 13 presenze. Il direttore sportivo del club campano Daniele Flammia intervistato da Pianetaserieb.it ha parlato dell’operazione e tracciato un identikit del ragazzo: “Dopo averlo studiato attraverso Wyscout e aver parlato con l’allenatore della Primavera dell’Olbia abbiamo preso Salvatore intorno a metà agosto. È un giocatore dotato di grandissime potenzialità fisiche, oltre a essere una persona che sa quello che vuole. Attitudine questa che l’ha premiato, perché quando ha sposato la nostra causa era un po’ indietro in termini di preparazione tanto da non essere stato subito inserito fra i titolari, ma quando è entrato in campo poi non è più uscito e ci siamo trovati per molto tempo con cinque under in campo. - continua Flammia – La Cremonese è venuta più volte a seguirlo e ha deciso da puntato su uno dei migliori giovani della Serie D dimostrandosi un’ottima società. Il nostro è un progetto che vede nei giovani un ramo cruciale, queste sono operazioni che ci inorgogliscono e che rendono merito al lavoro del sottoscritto, così come quello del nostro presidente e di mister Esposito, ex collaboratore di Eziolino Capuano a Potenza”.

Spazio poi al ruolo di Dore: “Ha grandissima fisicità e tempi di inserimento e ovviamente margini di miglioramento impressionanti essendo un 2004. Non è il classico numero dieci estroso, le sue qualità sono prevalentemente fisiche, la Cremonese a mio avviso ha fatto benissimo a portarlo con sé sin da subito, così avrà modo di lavorarne la corporatura. Non conosco mezzali nel nostro girone, o negli altri del sud, con i suoi numeri. Ritengo che abbia una grande capacità di attaccare lo spazio, vede la porta, oltre ad avere notevole presenza all’interno dell’area di rigore quando c’è da sfruttare un calcio piazzato. Salvatore può crescere, sia a livello fisico grazie alla grandissima struttura che può essere potenziata con palestra e allenamenti individuali tali da poterlo rendere un portento sotto questo punto di vista, sia in termini complessivi. A livello mentale secondo me è pronto, ha voglia e con noi ha dato il massimo fino all’ultimo secondo”.

In conclusione un retroscena sul passaggio in grigiorosso: “Quando si è parlato di questa situazione in essere con la Cremonese ha voluto incontrare me e il presidente per parlarne, in quasi vent’anni di calcio è la prima volta che mi capita. Gli auguro ogni bene, ogni successo è e sarà frutto dei suoi sacrifici. In merito alla gestione che ne farà la Cremonese, posso dire che parliamo di un top club di B che, a mio avviso, sta iniziando a investire e progettare per il massimo campionato, ma per scaramanzia non vado oltre, dunque faranno sicuramente le scelte giuste, anche grazie a uno staff dirigenziale che raramente si trova in A, figuriamoci in cadetteria. Spero di poter custodire questo rapporto con i grigiorossi, perché la nostra è una società che vuole lavorare con i giovani, motivo per il quale mi auguro che in futuro riusciremo a portare qualche altro talento in quel di Cremona”.