Frosinone, Stirpe: "Investimenti? Metto quello che posso. Nessun investitore all'orizzonte"

Nel corso della sua lunga conferenza stampa il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe ha parlato anche di altri temi rispondendo alle domande dei giornalisti presenti partendo dalle difficoltà di mantenere la categoria: “Il Frosinone merita la Serie B e non la Serie C? Questo lo dici tu. Ci sono molte città in Serie C più importanti di Frosinone, ad esempio Catania. Tu pensi che per diritto divino devi stare in Serie B. Tu stai in B se lo meriti e se hai un ambiente che ti consente di poter sviluppare questo discorso. - si legge su Tuttofrosinone.com - Cioè, pretendere che io faccia gli investimenti? Io non li faccio gli investimenti, perché non ce li ho i soldi per farli, capito? Io quello che posso mettere, lo metto, con generosità. Ma io, quello che non ho, non lo metto. Sono molto più trasparente di tanti altri".
Spazio poi al futuro allenatore: "Non posso fare nomi (sorride, ndr). Maran non sarà l'allenatore del Frosinone. Vivarini e Greco non saranno allenatori del Frosinone. Voglio rassicurare i tifosi, stiamo già lavorando da 10 giorni. Il nuovo direttore sportivo è già stato individuato, lo presenteremo settimana prossima per ragioni contrattuali che non dipendono da noi. Stesso discorso per l'allenatore, è stato individuato ma al momento non possiamo annunciarlo, lo faremo entro la seconda settimana di luglio. - conclude il presidente ciociaro – Lucioni? A me sarebbe piaciuto se fosse rimasto qui, ma doveva restare qui da giocatore. Avrei avuto piacere che rimanesse. La sua figura è importante".
Dall'ultima stagione, quale insegnamento trae?
"Mi aspetto alcune cose che sono mancate. Voglio identità, interazione con il territorio. Voglio valori morali, il Frosinone non è un luogo di passaggio, bisogna essere in sintonia. Molti calciatori, non faccio nomi, non sapevano per quale motivo erano qui. Queste cose io non voglio vederle più. Se non interverranno i dirigenti, interverrò io".
I giovani che hanno giocato l'anno scorso in prima squadra, potranno mantenere il ritmo della Serie B?
"I nostri giovani sono ricercati sul mercato da molte società, il mercato ci sta dicendo esattamente il contrario di quello che dici tu. Questi giovani hanno vinto quattro partite di seguito, hanno vinto a Marassi, hanno ripreso in mano una situazione abbastanza compromessa alla fine di gennaio. Ci sono stati momenti in cui la squadra non c'era proprio, alcune situazioni da parte vostra non sono state enfatizzate, voi siete stati severi a non tenerne conto. Abbiamo avuto addirittura 14 giocatori della prima squadra fuori rosa. Quando la squadra c'era, ha saputo rispondere. Non sono presuntuoso, io faccio errori, tutti fanno errori. Questi errori sono stati pagati eccessivamente. Il trading serve non per investimenti futuri, ma per ripagare tutti i debiti che sono stati fatti".
C'è all'orizzonte qualche aiuto concreto da parte degli sponsor, o rimarrà da solo?
"Non c'è nessun investitore interessato a subentrare o partecipare. Il discorso è questo. Bisogna essere generosi e il primo che deve esserlo sono io, nel senso che se viene qualcuno che ha un progetto serio, che riesce a garantire delle cose che io non posso fare, allora mi alzerò e lascerò il posto. Questa è generosità come continuare a stare al proprio posto e fare quello che si può. Non ho una posizione ostativa nei confronti di chi vuole subentrare, ma voglio solo un progetto serio a medio-lungo termine”.
