Leonardi torna a parlare del Parma: "Europa? Ingiusta l'esclusione. Plusvalenze, nulla di oscuro"

L’ex dirigente del Parma Pietro Leonardi ha parlato alla nota trasmissione di Rai3 Presa Diretta del crac del club ducale difendendo l’operato suo e del club allora di proprietà di Tommaso Ghirardi: “La cessione del marchio è un qualche cosa che hanno fatto quasi tutti i club, anche i più grandi. Non è vendere a se stessi. Lì si era creata una società che, attraverso il marchio, andava alla ricerca di altri indotti. - continua Leonardi come riporta Parmalive.com - Si utilizzava il marchio per poter sviluppare ancor di più indotti".

Però i soldi non c'erano, siete anche stati esclusi dall'Europa League
"Quella è stata una grave ingiustizia, e da lì è iniziato il percorso negativo. Dopo aver pagato 13 milioni di tutte le cose arretrate, a detta loro non abbiamo pagato 300 mila euro di incentivi all'esodo, anche se a tutti gli effetti non c'era l'obbligo, tant'è vero che io sono stato assolto per ciò che concerne quel tema specifico".

I tanti giocatori sotto contratto servivano per gonfiare fittiziamente il bilancio?
"Questa è - permettetemi il termine - una favoletta. Vi invito ad andare a vedere tutti i club di Serie A, anche i più importanti: vediamo quanti sono sotto i 100 tesserati. È una strategia, non era un qualcosa di oscuro come si è fatto passare. E ribadisco con forza: me le faccio da solo le plusvalenze? Domando: solo io?".