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Rozzio rinnova fino al 2026: "La Reggiana mi ha fatto crescere, voglio chiudere qui la carriera"

Rozzio rinnova fino al 2026: "La Reggiana mi ha fatto crescere, voglio chiudere qui la carriera"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 15:19Serie B
di Daniel Uccellieri

Dieci anni in granata, oltre 200 presenze, una fascia da capitano diventata seconda pelle. Paolo Rozzio ha firmato il rinnovo con la Reggiana fino al 30 giugno 2026, prolungando una storia d’amore cominciata nel 2016 e costruita passo dopo passo, dalla Serie D alla B. Un legame che ha resistito agli infortuni e ai momenti difficili, e che oggi si rafforza ancora.

"Iniziare la mia decima stagione con questi colori significa tantissimo per me», racconta il difensore classe ’92. «È un modo per rivivere i tanti momenti vissuti con orgoglio e, a volte, con nostalgia. Le difficoltà incontrate lungo il percorso sono state determinanti nella mia crescita personale. È grazie alla Reggiana se oggi sono l’uomo che sono"

Rozzio non nasconde l’orgoglio per il ruolo che riveste nello spogliatoio: "Sento ancora fortemente la responsabilità di essere un punto di riferimento per il gruppo. Cerco di interpretare al meglio il mio ruolo di capitano, trasmettendo i valori che ho imparato in famiglia. Se posso essere d’aiuto nella crescita dei più giovani, è un piacere"

Un aneddoto racconta bene il rapporto costruito con la società: "Il giorno dell’infortunio contro il Catanzaro, ero ancora in ambulanza quando il presidente Salerno mi ha promesso il rinnovo. E ha mantenuto la parola, come ha sempre fatto. Questo la dice lunga sul rapporto di stima e fiducia che ci lega. Sono grato a lui, al patron Amadei e a tutta la dirigenza".

Dopo cinque mesi fuori, il suo ritorno in campo ha coinciso con la rimonta salvezza. "Dire che ero sicuro al 100% sarebbe ipocrita. La tensione c’era, ma abbiamo creduto fino in fondo nella salvezza. È stato un finale bellissimo".

Sul suo rapporto con Dionigi, Rozzio ha le idee chiare: "È molto presente durante gli allenamenti, ma riservato fuori dal campo. Lascia spazio e libertà ai giocatori, nel senso più costruttivo del termine. È un modo diverso di guidare un gruppo, ma molto efficace".

A Reggio, si diventa simboli anche senza vincere trofei: "Assolutamente, mi sento pronto a essere un punto di riferimento per la tifoseria. Restare tanti anni nella stessa società non è scontato: ogni stagione bisogna trovare nuovi stimoli, e io li ho sempre trovati. Anche oggi, con questo rinnovo".

Il legame con i tifosi è diretto e continuo: "Dopo così tanto tempo, è inevitabile. Mi confronto spesso con loro, provo a spiegare quello che non si vede. A volte l’immagine che passa non corrisponde alla realtà, e se posso fare da ponte tra squadra e pubblico, lo faccio volentieri".

Lo sguardo si sposta sul futuro: "Il nuovo ds Fracchiolla e il ritorno di Scognamiglio portano entusiasmo. L’obiettivo è la salvezza, ma serve lavorare giorno per giorno, senza guardare troppo avanti. È un percorso di crescita quotidiano".

La stabilità in difesa potrebbe essere una chiave: "È presto per fare previsioni, ma rispetto ad altri anni ci sarà una base solida da cui ripartire, con me, Sampirisi, Meroni. Un valore aggiunto per accompagnare i giovani, la cui energia sarà fondamentale in un campionato lungo e complicato come la Serie B".

Infine, una nota di leggerezza sul nuovo look: "Mi ero promesso di cambiare se ci fossimo salvati. Ora ogni volta che mi guardo allo specchio penso: "Che brutto che sono", ma anche "È il ricordo di una salvezza miracolosa". E quindi, lo tengo".

Rozzio ha anche superato un piccolo intervento alla caviglia:
"Mi hanno tolto una vite a inizio giugno. Nulla di grave, il giorno dopo camminavo già. Ora sto bene, pronto per il ritiro. E carico come sempre", le sue parole riportate da TuttoReggiana.

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