Manzo rilancia l’Arezzo: "Tra cinque anni mi vedo in B e pronto a lottare per la Serie A"

Con la consueta chiarezza e determinazione, Guglielmo Manzo, presidente dell’Arezzo, è intervenuto ai microfoni di Amaranto Channel durante la prima puntata di Diario del Ritiro. Un’intervista ricca di spunti, in cui ha ribadito i valori fondanti del progetto sportivo: ambizione, identità e responsabilità verso la città.
“Era da circa 60 giorni che non tornavo ad Arezzo – ha esordito –. Mia figlia Francesca è la figura di riferimento quotidiana, io controllo da lontano. Ma era giusto esserci per l’inizio della stagione, anche per mandare un messaggio chiaro alla piazza: chi ci segue ci trasmette emozione. Sappiamo di avere tra le mani un progetto importante, che dobbiamo continuare a migliorare. Tutto ciò che facciamo, a livello economico e organizzativo, ha un solo obiettivo: crescere. Ovviamente, siamo nelle mani del Padreterno… e nei piedi dei nostri calciatori”.
“La stagione scorsa è stata positiva – ha spiegato Manzo –. Certo, l’eliminazione nei playoff brucia, ma abbiamo centrato tutti gli obiettivi e fatto un passo avanti importante. Il club è solido: tutti gli impegni finanziari sono stati rispettati, i tesserati hanno sempre ricevuto regolarmente lo stipendio. In Serie C non è scontato, purtroppo. Abbiamo deciso di chiudere l’Accademia e integrare tutto sotto la SS Arezzo: una scelta strategica per dare continuità e forza al progetto”.
“Bucchi si è subito calato nel nuovo clima. Ripartiamo da lui, dal suo staff e da un gruppo già collaudato. Il primo innesto è stato Venturi, ma il mercato non finisce certo qui. Lavoriamo per rinforzare ulteriormente la rosa”.
Il ritiro si svolgerà a Storo, località cara al presidente: “Da tifoso del Napoli, ricordo bene gli anni di Maradona, quando i partenopei preparavano la stagione proprio lì. I proprietari dell’hotel che ospitò il Napoli ci stimano molto e ci accoglieranno con entusiasmo. Sarà un ritiro importante, con amichevoli di buon livello”.
La nuova campagna abbonamenti partirà giovedì, con lo slogan “Nella stessa direzione”. Manzo ha spiegato: “Abbiamo rivisto i prezzi per facilitare la partecipazione. I nostri tifosi sono straordinari: ci seguono ovunque. Mi piacerebbe raddoppiare il numero di abbonati, ma anche superare la cifra dell’anno scorso sarebbe un successo. Investiremo anche sulle infrastrutture: stadio, centro sportivo e hotel. L’obiettivo è far conoscere Arezzo e l’Arezzo oltre i confini locali. Vogliamo coinvolgere i settori giovanili della zona per costruire un percorso comune, a partire dai più piccoli”.
Manzo ha dedicato parole sincere a due simboli amaranto: “Trombini è con noi da bambino, oggi è un uomo e resta nel mio cuore. Settembrini è stato il nostro capitano per tre stagioni. Non rientra più nei piani tecnici, ma gli ho detto con serenità che a 36 anni può ancora dire la sua. Quando smetterà, qui avrà sempre un posto”.
Chiusura con uno sguardo al futuro: “Tra cinque anni mi vedo in Serie B, con la possibilità concreta di giocarcela per la A. Arezzo lo merita, ma ci arriveremo passo dopo passo”.
