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E' morto il maestro Vessicchio, tifoso del Napoli. Suonò per il primo scudetto

E' morto il maestro Vessicchio, tifoso del Napoli. Suonò per il primo scudetto
Oggi alle 08:01Altre Notizie
Redazione TMW
fonte ANSA.IT

È scomparso ieri, all’età di 69 anni, all’ospedale San Camillo di Roma, il maestro Beppe Vessicchio, stroncato da una polmonite interstiziale fulminante.
Direttore d’orchestra, arrangiatore, autore e volto amatissimo della televisione italiana, Vessicchio è stato per decenni una presenza familiare per il pubblico, simbolo del Festival di Sanremo e della grande musica nazionale. Napoletano, cresciuto a Fuorigrotta, il maestro aveva un legame profondo con la sua città e con il Napoli, squadra di cui era grande tifoso.

Spesso ha raccontato dei pomeriggi allo stadio con il padre, quando da ragazzo andava a sostenere gli azzurri nel vecchio San Paolo, oggi Maradona. Un legame che lo ha accompagnato per tutta la vita. Indelebile, per lui come per ogni napoletano, il 10 maggio 1987, giorno del primo scudetto del Napoli. Vessicchio non era sugli spalti, ma negli studi Rai, ospite di Gianni Minà durante la diretta che celebrava il trionfo azzurro. In quell’occasione suonò in onore del Napoli campione d’Italia, regalando una colonna sonora speciale a una giornata entrata nella storia e nel cuore di un popolo intero.

Tanti i ricordi dal mondo della musica a quello della tv alla politica.

"Un artista di grande cultura musicale che ha dato tanto e che ci mancherà. 'Dirige l'orchestra il maestro Beppe Vessicchio' non era solo una frase: era casa, era Italia. Buon viaggio", ha scritto sui social la premier Giorgia Meloni.

"Sono incredulo e sconvolto. Lo aspettavo per il libro su Mozart a Che Tempo Che Fa. Si è preoccupato di avvisarmi che avrebbe rimandato di un paio di settimane per una brutta tosse, con la consueta gentilezza", ha detto all'ANSA Fabio Fazio. "Un uomo dolce e gentile. Un amico. Un grande musicista", è il ricordo di Fazio. "Un uomo che ha sempre colto il lato giocoso dello spettacolo. Ho tanti ricordi con lui e Luciana. Ci legavano una stima sincera e un'amicizia autentica. Sono senza parole", conclude il conduttore.

"Desidero esprimere, a nome mio personale e del Senato della Repubblica, profondo cordoglio per la scomparsa di Vessicchio, figura amatissima e simbolo della tradizione musicale italiana. Con la sua sensibilità artistica e la sua inesauribile passione ha saputo unire generazioni, portando la musica nel cuore di tutti - ha scritto su Facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa -. Alla sua famiglia, ai colleghi e a quanti ne hanno apprezzato il talento e l'umanità, giungano le più sentite condoglianze".

"Con il maestro Vessicchio se ne va un altro grande protagonista del festival di Sanremo e della musica italiana. Con il suo carattere, la sua immagine, il suo carisma e la sua professionalità era diventato un'istituzione", è il ricordo di Carlo Conti. "Per alcuni anni - dice Conti all'ANSA - ho avuto il privilegio di condividere con lui anche le scelte musicali per lo Zecchino d'Oro ed ho avuto l'occasione di apprezzare da vicino la grande competenza. Dobbiamo essere grati per il suo importante contributo alla musica italiana ed al successo di tanti artisti".

"Non ci credo. Non ci voglio credere. Tesoro musica bella". Così Luciana Littizzetto ha ricordato Vessicchio. L'attrice ha sempre dimostrato un grande affetto per il direttore d'orchestra più amato del festival di Sanremo. Negli annali il siparietto dell'edizione 2013 quando, dopo aver diretto Elio e le Storie Tese, Vessicchio fu a sedersi su una sedia per esaudire un desiderio di Littizzetto: qualche pelo della barba, come "souvenir di Sanremo". E Vessicchio si prestò al taglio in diretta.

"Un grandissimo musicista e bellissima persona. Stento ancora a crederci. Sentite condoglianze alla famiglia. E che la terra le sia lieve, Maestro", scrive sui social Rita Pavone.

Gianni Morandi: "La tua professionalità, la la tua umanità e il tuo sorriso resteranno sempre con noi. Ciao Peppe".

"Ti abbiamo amato tutti. Ciao Maestro", così sui social il saluto di Fiorello.

Gino Paoli: "Abbiamo lavorato insieme diverse volte. Gli chiesi proprio io di iniziare a fare arrangiamenti, e da lì si è rivelato un grande musicista e un arrangiatore straordinario. Dal punto di vista umano era una persona meravigliosa. Non si è mai creduto chissà chi... Era semplice nelle sue cose, e proprio per questo andavamo molto d'accordo e abbiamo fatto un lungo percorso insieme". "Per me sarà sempre quel simpatico ragazzo talentuoso, e nel panorama di oggi si sentirà ancora di più la mancanza di una figura così", conclude l'artista.

"Se ne è andato un fratello. In un momento importante per lui e per me: c'eravamo rivisti quasi un anno fa al Paladozza di Bologna e, nel silenzio di un camerino, c'eravamo guardati negli occhi e poi…una gran risata. 'E se facessimo una tournée insieme? Che ne dici?', rispose immediatamente di sì". Così Ron ricorda Vessicchio e racconta del progetto ideato con il maestro, Ecco che incontro l'anima, prima collaborazione dal vivo tra i due artisti, che sarebbe partito a marzo 2026. "Questo progetto si stava realizzando e, il prossimo marzo, avremmo iniziato la nostra avventura, i concerti con orchestra, stavamo lavorando già agli arrangiamenti delle canzoni: lo stava facendo anche in questi giorni in ospedale, ci sentivamo e parlavamo di musica. Abbiamo condiviso tantissimi momenti dove la musica, appunto, era tutto per entrambi. Mi sono fidato di lui sempre! Sapeva parlare e comporre con una grande sapienza. C'è una canzone che ho scritto, si chiama 'L 'uomo delle stelle', lui l'amava tanto da condividerla con me sul palco dell'Ariston al Festival di Sanremo. A lui vorrei dedicarla in questo momento".

"La scomparsa del Maestro Vessicchio è per me un dolore forte e improvviso. Ci conoscevamo da 30 anni e fino a pochi giorni fa abbiamo riso e scherzato, in onda e dietro le quinte. Mancherai tanto a tutti. Ciao Peppe", scrive Amadeus su Instagram. Sui social intanto spopola il video di Sanremo 2023, guidato proprio da Amadeus, quando Vessicchio diresse a sorpresa, "a quattro mani", con Enrico Melozzi, "Destinazione paradiso", eseguita da Gianluca Grignani con Arisa. In precedenza aveva detto: "Non ci sarò". Invece poi salì sul palco, accolto dall'ovazione del pubblico.

"Buon viaggio Maestro. Sei stato un gran musicista e un uomo gentile. Anche quando ti sbagliavano il nome". Così Claudio Baglioni.

"È difficile crederci. Mi sembra impossibile. Mi vengono in mente i tuoi occhi sempre sorridenti e comprensivi. Occhi che esprimevano saggezza, autorevolezza, gli occhi di un grande Maestro, non solo d'orchestra ma di vita. Ti sorrido e tu sorridi a mezza bocca come sempre. Ti voglio bene". Così Maria De Filippi dice addio sui social a Vessicchio. L'ultima apparizione del maestro in tv, il 27 settembre, è stata a Tu sì que vales, con il brano Mille di Fedez e Orietta Berti cantato in duetto con la conduttrice, rispettivamente nei panni del rapper e della cantante. Uno show diventato virale.

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