Il ritorno del figlio prodigo: come sarà accolto Alexander-Arnold dal "suo" Anfield?
Se n’è andato Alexander-Arnold, ma ora torna Trent. Il figlio di Liverpool, nato e cresciuto nella città dei Beatles e diventato leggenda con la maglia dei Reds prima di salutare il suo mondo da svincolato, generando grande delusione tra i tifosi. Ha interrotto 21 anni di storia, con 354 partite, 23 gol, 92 assist e otto trofei, tra cui due Premier League (2019-20 e 2024-25) e una Champions (2019), per approdare nel club più titolato del mondo.
Ha scelto di non rinnovare e ora il destino gli presenta il conto: tornare a casa da avversario. "Sarà tutto diverso", ha ammesso in un’intervista ad Amazon Prime. E lo sarà davvero. "Entrare nello spogliatoio ospite, riscaldarsi dall’altro lato… fa parte di questo sport". Il sorteggio di Champions che oppone Real Madrid e Liverpool era quasi scritto. "Sapevo che, prima o poi, sarebbe successo. Sarà difficile, ma mi emoziona".
Non è certo, però, che scenderà in campo. Dopo l’infortunio al bicipite femorale non ha ancora giocato; contro il Valencia, al posto di Carvajal, sulla corsia destra ha agito Valverde e dovrebbe essere così anche ad Anfield. Trent è guarito, ma deve ancora ritrovare ritmo e sintonia con il metodo Xabi Alonso. Se dovesse segnare, promette rispetto: "Non festeggerò. Amerò sempre il Liverpool, qualunque cosa accada". Un gesto di gratitudine verso il club che l’ha cresciuto: comunque vada, sarà un giorno speciale per tutti.











