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Messico, tante ombre e poche luci. Il Mondiale in casa rischia di essere un flop

Messico, tante ombre e poche luci. Il Mondiale in casa rischia di essere un flop TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 19:42Calcio estero
Michele Pavese

Vincitore della Gold Cup la scorsa estate, il Messico sembrava il più "solido" tra i tre Paesi organizzatori del Mondiale 2026 e sognava in grande dopo il successo contro gli Stati Uniti nella finale del torneo. "La Coppa del Mondo 2026 sarà un grande banco di prova per noi e abbiamo un anno per prepararci al meglio (…) Abbiamo fatto dei passi avanti in CONCACAF: Panama, Canada e Stati Uniti ci avevano superati e avevamo la sensazione di essere fermi. Oggi occupiamo di nuovo un ruolo centrale", assicurava il CT Javier Aguirre dopo il trionfo.

Da allora, però, El Tricolor sembra faticare a reggere il peso del suo status di Paese ospitante. Dalla Gold Cup in poi, il Messico non ha più vinto: quattro pareggi poco convincenti contro Giappone, Corea del Sud, Uruguay ed Ecuador, e soprattutto un pesante 4-0 subito in casa contro la Colombia. Un risultato che ha fatto esplodere la contestazione, con gli ultras dell’Estadio Corona che hanno chiesto l’esonero di Aguirre.

Una situazione preoccupante a sei mesi dal Mondiale. "Il Messico appare sempre più vulnerabile contro le nazioni più blasonate", scrive La Jornada. Il Los Angeles Times avverte: "Il Messico deve evitare una figuraccia nel 2026 e proseguire il lavoro iniziato". Anche Record sottolinea la crescente tensione, aggravata dalle dichiarazioni del tecnico dopo lo 0-0 con l’Uruguay, giudicate fuori luogo.

Oltre al gioco, il problema principale riguarda la successione di Guillermo Ochoa: Raúl Rangel, uno dei nove portieri provati, è stato fischiato dai tifosi, mentre molti reclamano Carlos Acevedo. "È triste essere fischiati in casa", ha ammesso Raúl Jiménez. L’unica vera luce è il 17enne Gilberto Mora, brillante contro l’Uruguay, talento unico in un gruppo ancora instabile tra giovani promesse e veterani in calo. Nella notte il Messico affronterà il Paraguay con la speranza di invertire la rotta e arrivare più sereno all’ultimo raduno di marzo.

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