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Eranio: "L'Inter resta la squadra da battere. Nel Milan mi aspetto tanto da Nkunku"

Eranio: "L'Inter resta la squadra da battere. Nel Milan mi aspetto tanto da Nkunku"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 21:30Serie A
Pierpaolo Matrone
fonte Da Milano, Antonello Gioia

Stefano Eranio, ex centrocampista del Milan, è intervenuto ai nostri microfoni a margine del trofeo “Italo Galbiati”, soffermandosi su diversi temi di casa rossonera, a cominciare dall'imminente derby con l'Inter: "Come tutti i derby non è semplice fare un pronostico. L'Inter resta la squadra da battere, anche perché ha cambiato poco, anzi ha cambiato in meglio perché i calciatori che sono arrivati hanno rinforzato una rosa già competitiva. Anche se la carta d'identità è un po' avanzata, resta una squadra con le idee chiare. Poi Chivu ha portato qualche idea nuova, innovazione, quindi il pericolo numero uno per tutte le squadre resta l'Inter. Ma il Milan nei derby ha sempre fatto la sua bella figura. Sperando, ovviamente, che possa rientrare i giocatori più importanti perché la loro mancanza si sente. Speriamo per Rabiot e Pulisic".

Che opinione ha del nuovo corso del Milan?
"Hanno preso due persone intanto capaci, perché l'hanno dimostrato nella loro carriera. Allegri ha dimostrato di essere un allenatore vincente, ha le idee molto chiare, riesce a fare sia l'allenatore che il gestore. Per questo dico che siamo in buone mane. E Tare, se gli dai la possibilità di agire, ha dimostrato di avere le idee chiare. Da questo punto di vista non c'è problema. L'importante è che i risultati portino entusiasmo e possano spingere a dare sempre di più".

Chi l'ha colpita di più dei nuovi acquisti del Milan?
"A me piaceva Nkunku. Se sono andati via dalle squadre d'appartenenza qualche problemino c'è stato, questo deve essere l'anno del rilancio. Se acquisirà continuità si spera che possa tornare ad alti livelli. Sono convinto che abbia bisogno di rodare. Punto su di lui, sperando sia l'uomo giusto. Poi c'è Rabiot che ha colmato una zona di campo che era troppo importante per mettere centimetri, esperienza e qualche gol che non fa mai male".

C'è un giocatore che le ricorda il Milan del passato?
"Il Milan del passato è stato talmente grande che non è semplice fare un confronto. Posso dire che a me piacciono Pulisic, Rabiot e mi fermo lì perché per me i calciatori che davvero possono incidere sono questi".

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