Miguel Angel Russo ha salutato prima il Rosario Central, poi la Bombonera in pochi giorni

Il 14 settembre, per Miguel Angel Russo, è stato come concludere un sogno. Il tecnico del Boca Juniors era sul campo del Rosario Central, il club che lo ha cresciuto e coccolato: chiamato cinque volte da allenatore, vincendo nel 2023 la Coppa contro il River Plate, riportandolo a giocare la Libertadores dopo anni. Pur in condizioni difficili di salute, Russo è stato presente all'Estadio Gigante de Arroyito per completare il proprio sforzo. Nonostante il Boca non fosse nella posizione migliore delle ultime stagioni: undici punti nelle prime sette di campionato, fuori dal Mondiale per Club ai gironi, fuori dalla Coppa per mano dell'Atletico Tucuman.
Uno a uno, con gol di Di Maria - il ritorno del figliol prodigo - e Battaglia. Poi lo stesso tecnico, con enorme fatica, ha salutato definitivamente (pur non sapendolo) la Bombonera con il 2-2 contro il Central Cordoba. Grande partita, pareggio sfortunato, ma con lo stadio finalmente e completamente dalla sua parte.
Anni fa, in un'intervista ai media argentini, spiegò la sua filosofia. “Le sconfitte mi fanno male, come mi hanno sempre fatto da quando sono nel calcio. È un dolore naturale. Saper accettare la sconfitta fa parte di questo gioco; bisogna saper perdere. Sì, nel corso degli anni ho notato che analizzo con più calma dopo una sconfitta. E le vittorie, come la Coppa di Lega, hanno un sapore molto speciale; le apprezzo profondamente perché so quanto siano difficili da raggiungere, e nessuno sa se ne arriverà un'altra.”
