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Non era la prima scelta dell'Inter ma si sta dimostrando una grande scelta. Christian Chivu è già al centro del futuro dell'Inter e Ausilio sta già lavorando alla rivoluzione giovane della rosa

Non era la prima scelta dell'Inter ma si sta dimostrando una grande scelta. Christian Chivu è già al centro del futuro dell'Inter e Ausilio sta già lavorando alla rivoluzione giovane della rosaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
Marco Conterio

La prima scelta dell'Inter non era Christian Chivu. Al netto delle dichiarazioni, lecite, comprensibili e pure condivisibili, da parte di Giuseppe Marotta e di Piero Ausilio no, Christian Chivu non era la prima scelta dell'Inter. Era Cesc Fabregas, con gli incontri londinesi, ma poi il Como (e anche l'allenatore) hanno tenuto botta e chiuso la porta. C'era poi quella del ds, Roberto De Zerbi, e un altro nome di Marotta, Patrick Vieira. Forse Chivu era pure fuori dal podio delle alternative, ma ci sono poi storie che prendono una direzione diversa. E il rumeno arrivato dal Parma, dopo la rottura improvvisa con Simone Inzaghi, sta diventando una grande scelta.

E non era scontato. Perché s'è presentato in punta di piedi. Perché non ha mai alzato la voce, se non per difendere a spada tratta il gruppo ad Appiano Gentile: quando un tifoso ha preso di mira Lautaro Martinez dopo un gol segnato in allenamento, per una seduta aperta agli sponsor, 'ora fallo anche in campionato', Chivu ha alzato i toni. "Qui danno tutto, rispettateli o andate a Milanello". Eccola, la guida che doveva ritrovare l'Inter. Che ancora non è bella, non è completa e non sembra tatticamente rispondere neanche in toto all'idea di calcio del rumeno. La sua intelligenza? Aver capito valori ma pure lacune della rosa. Aver intuito che stravolgere la tattica e i binari che funzionavano dopo il terremoto dell'addio inzaghiano, sarebbe stato un altro contraccolpo duro da digerire. E allora per il 3-4-2-1 ci sarà tempo, meglio andare avanti col 3-5-2, seppur con le sue variazioni e interpretazioni.

Intanto Piero Ausilio sta lavorando silenziosamente già alla rivoluzione giovane. Per adesso ha aumentato la profondità delle alternative ma Bonny e Pio Esposito studiano da tandem del futuro. Sucic da titolarissimo, presto anche Diouf, si augurano in casa nerazzurra, sarà pronto per giocare da titolare. Servirà ancora tanto, ma il ds lo sa. Porta avanti i contatti per l'erede di Sommer (occhio a Noah Atubolu del Friburgo), a chi prenderà il posto di Acerbi e De Vrij, di Darmian e Mkhitaryan. L'Inter è già al lavoro, il bilancio è in attivo dopo tanti anni. E con una guida tecnica che non era la prima scelta. Ma Chivu si sta dimostrando quella perfetta per questa squadra.

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