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"Non c'è posto per il noi in Superlig". Il duro sfogo Koc, presidente del Fenerbahce

"Non c'è posto per il noi in Superlig". Il duro sfogo Koc, presidente del FenerbahceTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 18 marzo 2024, 22:42Calcio estero
di Tommaso Maschio

Quello che è successo ieri sera è una vergogna per la Turchia, per il calcio e lo sport turco. Oggi voglio dire questo, c’è chi ha lavorato duramente negli ultimi 13-14 anni per far sì che questi due club si colpissero, per portarli testa a testa, per seminare odio e violenza tra i due club. Come sapete, il 1995-1996 fu l’anno in cui il Trabzonspor sarebbe stato campione. La tensione in realtà è aumentata in quel momento quando il Fenerbahçe ha battuto il Trabzonspor per 2-1. Forse questa organizzazione terroristica, che è la causa del 3 luglio e la causa di molti problemi, ha forse portato il livello di conflitto che vuole portare tra questi due club a un altro stadio a partire da ieri sera”. Parla così alla tv ufficiale del Fenerbahçe il presidente Ali Koc dopo i fatti delle scorsa sera che hanno visto i tifosi del Trabzonspor aggredire i giocatori gialloblù in campo.

“Nessun presidente, nessun consiglio d’amministrazione vuole che accada quanto successo ieri, non importa di che partita si tratti. A Trebisonda c’è una pressione straordinaria e vedremo come se la caveranno, ma ora parlare della partita, della posizione del club, dell’arbitro o del calcio non ha senso. Ieri il Fenerbahçe e i suoi calciatori sono stati le vittime e si sono difesi da un tentativo di aggressione fisica e linciaggio, senza le guardie di sicurezza la situazione sarebbe potuta finire molto peggio. - continua Koc - Il trattamento che questo club riceve in questo paese non è più tollerabile, stiamo diventando un paese dove la violenza viene normalizzata”.

“Quando è troppo è troppo, non accetteremo questo trattamento nel nostro paese e ancora una volta gridiamo ciò che sta accadendo nel calcio turco, dalle scommesse alle partite truccate, dalla concorrenza sleale agli arbitraggi e non mi interessa se saremo retrocessi in una lega inferiore. - prosegue ancora il numero uno gialloblù – Meglio morire una volta sola che morire tutti i giorni, ma dobbiamo salvare il nostro futuro e ora vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, ma una cosa voglio dirla. Non c’è posto per il Fenerbahçe in SuperLig. Se questa decisione deve essere presa, dobbiamo prenderla prima del 3 aprile. Se prendiamo questa decisione, non me ne andrò. Come presidente di un club di una serie inferiore, riporterò il club in SuperLig”.

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