"Ogni tanto devo dare un calcio nel sedere ai giovani": il ruolo di Courtois nel Belgio

"Sì, c'è più pressione che bolle in pentola". Ha esordito così Thibaut Courtois in conferenza stampa, alla vigilia del match contro il Galles, in seguito al deludente 0-0 maturato nella scorsa uscita dal suo Belgio contro la Macedonia del Nord. Il portiere del Real Madrid e dei diavoli rossi, però, da Cardiff sottolinea il messaggio: "Vincere è importante. Se non ci riusciamo, non dobbiamo assolutamente perdere. Dobbiamo affrontare questa partita come una finale".
Sui punti di forza dell’avversario: "Perché è una squadra così fastidiosa? (sorride, ndr) È difficile dare una risposta precisa. Il Galles è una tipica squadra britannica, molto unita. Con i tifosi che li sostengono qui, giocano con grande intensità. E sanno usare il gioco lungo con giocatori fisicamente forti come Kieffer Moore in attacco". E ha aggiunto: "Mi aspetto una grande atmosfera nei primi 15-20 minuti. È proprio in quel momento che non dobbiamo farci prendere dalla frenesia e dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco. Sarà importante restare calmi".
Tornando poi sul mezzo passo falso commesso: "Siamo tutti pronti, davvero. Eravamo tutti delusi dopo il pareggio contro la Macedonia del Nord. Ed è un buon segno". Sull'esperienza maturata in carriera e la pressione tolta ai compagni più acerbi: "Durante una partita non è necessario. Ognuno lo sente da sé. In certe fasi, penso soprattutto alle occasioni degli avversari, può capitare che cerchi di calmare i ragazzi giovani o, al contrario, di spronarli. E ogni tanto, forse, devo anche dare loro un calcio nel sedere".
In seguito ha proposto una riflessione: "Ma guardate la formazione titolare di venerdì scorso contro la Macedonia del Nord: molti di quei giocatori conoscono già la pressione nei loro club. Io gioco nel Real Madrid e lì non è diverso. Se perdi una partita, è subito crisi. Impari a conviverci. Ancora una volta: non dobbiamo lasciarci impressionare dall’atmosfera o dal loro gioco fisico all’inizio. Sta a noi avere il coraggio di giocare. Concentrati e con intensità. Abbiamo più qualità di loro. E se non riusciamo a restare calmi, ci siamo io e Kevin (De Bruyne, ndr) ad aiutarli".
