Il Milan non guarisce dal 'mal di piccole'. Sassuolo da Europa? Grosso resta cauto
E' un Milan dai due volti quello che continua mostrarsi nel campionato di Serie A: letale negli scontri diretti, decisamente più morbido contro squadre sulla carta inferiori. Nel lunch match della 15^ giornata, a San Siro contro il Sassuolo, la squadra di Allegri ha ripetuto il copione già visto contro Cremonese, Pisa e Parma: quando la squadra rossonera trova il gol contro squadre di questa portata, invece di mostrare la tenuta ammirata contro le altre big del campionato tende a non affondare il colpo e ad 'addormentarsi' favorendo il recupero degli avversari. Sui 12 punti disponibile nelle 4 gare citate ne sono arrivati appena 3: bottino misero, in campionato equilibrato e dove ogni dettaglio (e ogni risultato) può fare la differenza.
Allegri ostenta positività
"Partita che sapevamo molto difficile, perché comunque il Sassuolo può prendere il gol e farlo in qualunque momento. Abbiamo rischiato anche di perderla. Prendiamo questo punto perché potrà risultare utile per il raggiungimento del nostro obiettivo". Così ha parlato Allegri, nella conferenza stampa post gara. Non sono mancate polemiche per alcuni episodi arbitrali discutibili, su cui il tecnico non si sofferma in modo eccessivo: "Ha visto cose buone, preso decisioni. Era la prima volta per lui a San Siro, e la prossima volta che verrà avrà maggiore esperienza nel gestire questa partite".
Grosso e il sogno europeo
Con il punto conquistato in casa del Milan, il Sassuolo raggiunge quota 21. La zona valida per l'Europa, traguardo che i neroverdi hanno raggiunto una sola volta nella loro storia, è distante poche lunghezze. Il tecnico degli emiliano Fabio Grosso, però resta con i piedi per terra: "Non l'ho vista la classifica, non ci faccio molto caso. Conosco l'ambiente, il giochino. Noi siamo molto focalizzati sul preparare quello che succederà. Farlo nel migliore dei modi e puntare alla salvezza. Ovviamente non ci poniamo freni, perché prepariamo le gare con l'obiettivo di fare sempre il massimo".











