Prestito solo di nome: Lois Openda è un giocatore della Juve a tutti gli effetti

La Juventus ha puntato forte su Lois Openda e tornare indietro non è più un’opzione. L’operazione complessiva da 45 milioni di euro (3 per il prestito oneroso e 42 per il riscatto) è infatti a titolo temporaneo solo di nome: la permanenza diventerà automatica con la semplice salvezza in Serie A. Di fatto, una clausola simbolica per la Juve, molto fiduciosa sull'ex Lipsia, destinato a siglare un contratto fino al 2030, con ingaggio annuale da circa 4 milioni di euro netti.
L’impatto iniziale, certo, non è stato quello atteso. Openda è arrivato a Torino nell’ultimo giorno di mercato e ha faticato ad ambientarsi: appena 135 minuti in campionato e 69 in Champions League, senza gol né lampi degni di nota. Anche in nazionale, con il Belgio di Rudig Garcia, non è riuscito a invertire la rotta. L’ultima rete risale all’11 aprile 2025, quando con la maglia del Lipsia aveva firmato il 3-2 sul Wolfsburg: da allora, un digiuno lungo sei mesi.
Le attenuanti non mancano. Il classe 2000 è stato inserito in corsa in una squadra ancora in costruzione e deve assimilare le richieste tattiche di Igor Tudor. Il tecnico croato sta lavorando su un 3-4-2-1 pensato per sfruttarne la velocità e la profondità, due caratteristiche che possono renderlo un’arma decisiva nel girone di ritorno. Allo stesso tempo, però, l'abbondanza lì davanti sembra quasi u problema per l'ex difensore. I numeri in carriera, però, parlano per Openda. A Torino si aspettano di vederli in campo.
