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De Rossi e Motta la differenza. Arbitri serve un reset totale

De Rossi e Motta la differenza. Arbitri serve un reset totaleTUTTO mercato WEB
martedì 5 marzo 2024, 13:02Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Con la 27^ giornata, torna l'appuntamento con il "Due di Piccari", rubrica curata dal direttore di TMW Radio, Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.

Due di Cuori
De Rossi e Motta, allenatori giovani con idee chiare e in corsa per la Champions. Sono loro a fare la differenza nell'ultima giornata di campionato. La Roma non è più Special, ma è bella grazie a De Rossi. Contro il Monza si è vista la versione migliore. La squadra ha mostrato pressing, costruzione e duttilità tattica. È partita con un 4-3-3 camaleontico, capace di passare al 4-4-2, grazie ad un gran lavoro di El Saaharawy, per poi utilizzare anche la difesa a tre. Un trasformismo avvenuto con normalità e serenità, insomma un'altra squadra. Una metamorfosi totale e la Roma di DDR vince. Sei vittorie su sette, venti gol realizzati e nove subiti: numeri che fanno vedere la zona Champions. Una zona occupata dal Bologna stabilmente dall'inizio del torneo. Sei vittorie consecutive e gioco completo, diviso tra pressing feroce, compattezza difensiva e duttilità tattica. Contro l'Atalanta i rossoblù hanno saputo soffrire, colpire, cambiare e vincere una partita di spessore. Un lavoro enorme quello di Motta. Il Napoli manda segnali importanti di ripresa, ma a dirla tutta credo che sia difficile scalzare dalla zona Champions De Rossi e Motta. Allenatori giovani, moderni che masticano tanto calcio come quando stavano in campo. Centrocampisti top al centro del gioco.

Due di Picche
Tre le cose negative di questa giornata.
1) Di Bello e Ayroldi. Incompetenza e presunzione, in una parola: scarsi. In Lazio-Milan Di Bello ha dato vita ad una direzione di gara non all'altezza, condizionante e lasciatemi dire vergognosa. Qua siamo davanti ad un direttore di gara che negli ultimi tre anni ha fatto disastri ovunque; è ora di fermarlo definitivamente. Non mi sono piaciute neanche le parole del designatore Rocchi ad Open Var su Dazn. Nell'analisi degli episodi in Lazio-Milan alla fine ha detto: “Bisogna recuperare Di Bello". No. Basta. Se si vuole cambiare e migliorare l'arbitraggio è ora di togliere chi non è all'altezza. Serve credibilità, non comprensione.

Ayroldi in Inter-Genoa non mostra solo incompetenza ma anche presunzione che sfocia nella presa in giro. Smentisce il Var sbagliando nell'occasione del rigore con la sceneggiata di Barella e poi ammonisce Lautaro senza motivo. Non ha solo sbagliato il signor Ayroldi ma ha preso tutti noi in giro togliendo credibilità al Var e al calcio, anche lui va fermato. Così non si può andare avanti, ma attenzione, se il designatore Rocchi parla di rigore al 50% per il caso Maignan -Castellanos, è chiaro ed evidente che il problema è al vertice. Dal capo in giù gli arbitri vogliono avere sempre ragione e quindi comandare la partita.
Tra Roma, Torino e Milano in questa giornata un disastro totale. Inutile parlare di complotti, questi arbitri sono veramente scarsi. Serve un reset totale.
2) Male anche Juric, il gesto a Italiano non può passare sotto traccia con un abbraccio a fine gara davanti alle telecamere. Il tarallucci e vino deve finire. Basta con il riabilitare tutti. Il gesto di Juric è grave e diseducativo, ok le scuse, il tecnico però andrebbe squalificato. Serve un segnale contro la maleducazione e la mancanza di cultura.
3) Troppi gli errori sotto porta di Vlahovic e compagni. Molti hanno esaltato Calzona e il Napoli per la vittoria contro la Juve. Sì qualche principio di spallettiana memoria è stato rispolverato, ma la vittoria del Napoli è figlia delle imprecisioni dell'attacco della Juventus. Non esageriamo con la narrazione.

Jolly
Il jolly di giornata lo pesca il Napoli con Raspadori. Agile come una pantera e letale come un cobra si avventa sul pallone e regala tre punti preziosi ai campioni d'Italia contro la Juve, ormai una sua vittima preferita guardando alla scorsa stagione. Una tassa.

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