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Superlega e procuratori, i nuovi nemici del calcio. Sarà vero?

Superlega e procuratori, i nuovi nemici del calcio. Sarà vero?
mercoledì 2 giugno 2021, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Ormai, nel mondo social di oggi, non c’è tempo per analizzare, approfondire, confrontarsi. Bisogna emettere la sentenza (social) nel giro di qualche secondo. Bisogna passare al post successivo e poi a quello ancora dopo (ho visto delle anatrelle che sguazzano nell’acqua da urlo). Ed ecco che, macro temi come la Superlega o i procuratori diventano topic trend e argomenti di discussione popolare con giudizi lampo. Ad oggi, l’exit poll è chiaro: la Superlega uccide il calcio e i procuratori guadagnano troppo. Ma è effettivamente così?
Essendo considerato un boomer, ho il privilegio di avere ancora del tempo per soffermarmi sulle questioni che mi interessano e, nello specifico, queste due tematiche hanno attratto, e di molto, la mia attenzione. Partiamo con la famigerata Superlega (ormai vista come il male peggiore del sistema calcio). I 12 club “ribelli” se la sono giocata davvero male. Tempi e modi da principianti ma l’idea, a mio modesto parere, merita una chance di discussione. Personalmente adoro il modello NBA che, da un certo punto di vista, ha diverse affinità con la Superlega ipotizzata dal duo Agnelli-Perez. Mi piace ancor di più l’Eurolega di basket… Certo, è un mio personalissimo pensiero ma, quello che non capisco, è perché le più alte cariche dell’Uefa, nello specifico il buon Ceferin, non siano neanche disposti a parlarne. Perché non sedersi ad un tavolo e capire se c’è una soluzione che possa accontentare tutti o, almeno, qualcuno? Inevitabile, senza un dialogo, che si finisca alla Corte di Giustizia Europea e, badate bene, non è affatto detto che Ceferin e compagni abbiano il 100% di possibilità di uscire vincitori. Sempre stato convinto che il dialogo sia sempre la modalità migliore per risolvere un conflitto, anche il più acceso.

Mi chiedo che cosa accadrebbe se Real Madrid, Barcellona e Juventus fossero squalificate per due o tre anni dalle coppe europee… Sarebbe davvero ancora la mitica (e bellissima) Champions League? Secondo me no…
Le carte bollate non aiutano nessuno, un dialogo, anche serrato, almeno permetterebbe a tutte le parti in causa di spiegare le proprie ragioni. La Superlega non è la soluzione migliore ma neppure far finta di nulla…
Passiamo all’argo argomento topic: i procuratori. Ormai Mino Raiola è visto come il più cattivo dei cattivi. E’ colpa sua se Donnarumma è stato messo alla porta dal Milan, è colpa sua se Halland non è diventato bianconero, è colpa sua se piove troppo in queste settimane… Anche in questo caso, ci vuole un minimo di equilibrio. Indubbiamente gli agenti di mercato, in questi ultimi anni, hanno preso sempre più potere, soprattutto economico. Ma, se Mino Raiola è diventato Mino Raiola è perché molti club hanno accettato le sue condizioni. Troppo semplice bollarlo adesso come un cancro del sistema calcio. No, è parte integrante di un sistema che ha esagerato per decenni e, giunto vicino al collasso, deve cercare un colpevole. Basterebbero regole certe e più spina dorsale da parte di certe società. Per questo ho stimato, enormemente, la presa di posizione del Milan. Ha fatta una buonissima offerta a Donnarumma e, all’ennesima richiesta di aumentare le cifre dell’accordo, ha fatto scelte diverse. Poi però senti che ci sono club pronti a mettere sul piatto 100 milioni di euro per Halland e resti basito. I procuratori non sono i colpevoli, sono il risultato di questa continua corsa all’oro in cui ognuno pensa di essere più furbo (e potente) del prossimo…
Torno a vedere le anatrelle nel lago…

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