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Argentina-Australia 2-1, le pagelle: Julian timbra e Lautaro no. Messi show, disastro Ryan

Argentina-Australia 2-1, le pagelle: Julian timbra e Lautaro no. Messi show, disastro RyanTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 4 dicembre 2022, 06:10Qatar 2022
di Ivan Cardia

ARGENTINA-AUSTRALIA 2-1
(35' Messi, 57' Alvarez; 77' Goodwin)

Il racconto TMW della gara.

Le pagelle dell'Argentina - A cura di Ivan Cardia

Martinez 7 - Al primo tiro in porta subisce gol, ma ha poche colpe. Fin lì, unico mezzo brivido quando s'avventura in un dribbling, ma in quell'occasione se la cava. Dal 2-1 in poi, gli tocca portare la Seleccion ai quarti: decisivo su Kuol in extremis.

Molina 5,5 - Esterno offensivo aggiunto in avvio di gara, poi a tutti gli effetti quando l'Argentina passa a tre dietro. Sbadato in fase di non possesso. (Dal 79' Montiel s.v.).

Romero 6,5 - Convince più dell'esperto compagno di squadra qui sotto, anche nell'assalto finale dell'Australia.

Otamendi 6 - Forse per noia, cerca di ravvivare una gara a senso unico con un retropassaggio che mette in difficoltà il suo portiere. Nel finale regge.

Acuna 6 - Parte più bloccato, capita l'antifona spinge pure lui senza sfondare, anche perché spesso i compagni non lo servono. (Dal 72' Tagliafico 6 - Entra e si presenta dalle parti di Ryan, strozzando il tiro).

De Paul 6,5 - Con Messi, Martinez e Otamendi è l'unico insostituibile, nonostante un mondiale sin qui sottotono. Fa tante cose, quasi tutte abbastanza bene: questa sera la sua miglior partita ai Mondiali.

Fernandez 6,5 - Il suo viaggio in Qatar, invece, ha il sapore della consacrazione. Il più giovane titolare dell'Argentina in una gara a eliminazione diretta ai mondiali da Ortega nel '94, c'è il suo zampino nella gara che sblocca il match e quindi nella vittoria dell'Argentina. E però anche nel 2-1 che regala ai suoi un finale da tregenda.

Mac Allister 6 - Si è costruito il suo spazio al sole, a cospetto dei Socceroos si rintana nell'ombra del lavoro sporco. (Dal 79' Palacios s.v.).

Messi 7,5 - Gara numero 1000 in carriera, all'inseguimento del primo gol nella fase a eliminazione diretta dei mondiali. Lo trova dopo poco più di mezz'ora. LAlbiceleste è il suo one man show, messo in piedi con l'unico scopo di portarlo in cima al mondo, i compagni si permettono persino di sprecare i suoi cioccolatini. Tutto facile, o quasi, stasera: ci riuscirà?

Alvarez 7 - Più di supporto che centravanti vero e proprio, tanto sacrificio trova un insperato premio quando Ryan gli offre su un piatto d'argento il 2-0. Brutto segno per Lautaro: il ragazzo del City non spreca le occasioni. (Dal 72' Lautaro Martinez 4,5 - Appunto, nelle nuove gerarchie gli toccano gli scampoli di gara. Li spreca pure, divorandosi in almeno due occasioni la rete del ko).

Gomez 5,5 - Torna titolare, ma non si vede e non si sente. Scambia spesso posizione con Julian Alvarez, gregari dell'unica possibile star di questa Argentina. Senza incidere. (Dal 49' Lisandro Martinez 6,5 - La chiusura su Behich lanciato a rete vale un vero e proprio gol).

Lionel Scaloni 6,5 - Vizi e virtù, qualità e limiti. La sua Argentina passa ai quarti, ma non entusiasma fino in fondo. Uno come Dybala merita davvero zero minuti? Scommette tutto su Messi e, per carità, è comprensibile. Forse avere un piano B farebbe comodo.

Le pagelle dell'Australia - A cura di Mattia Alfano

Ryan 4 - Spettatore non pagante per quasi tutto il primo tempo: viene infilato da Messi al primo vero tentativo in porta dell'Albiceleste, ma non ha alcuna responsabilità. Poi, però, combina un pasticcio incredibile ad inizio ripresa e regala il raddoppio alla squadra di Scaloni.

Degenek 6 - Il migliore della linea difensiva di Arnold: il Papu Gomez è senza dubbio un cliente scomodissimo, ma lui in fondo riesce ad arginarlo senza particolari patemi. Dal 72' Karacic s.v.

Souttar 5,5 - Julian Alvarez fa di tutto per stancarlo, ma riesce a far valere la propria straripante fisicità. Di testa le prende praticamente tutte. Poi nella ripresa, come l'intero pacchetto arretrato, è costretto a far i conti con il Messi-show.

Rowles 5 - Poco da appuntargli nel primo tempo. Dopo l'intervallo ci capisce ben poco: Messi e Julian Alvarez gli fanno girare la testa.

Behich 5,5 - Molina inizialmente fatica a carburare e ha così vita facile sulla corsia mancina. Ma prima dell'intervallo si innervosisce senza particolari motivi e, da un suo fallo ingenuo, arriva il vantaggio argentino firmato Messi.

Leckie 5,5 - Ancora una volta è da apprezzare la generosità mostrata in fase di non possesso. Ma è quasi sempre più preoccupato di non far sfondare il Papu Gomez e si dimentica di affiacciarsi nella metà campo sudamericana. Dal 72' Kuol s.v.

Baccus 5,5 - Supporta Mooy in cabina di regia e fa la guerra a centrocampo ingabbiando Messi per una buona mezz'ora di gioco. Poi la Pulce aumenta i giri, mandandolo così in confusione. Dal 58' Hrustic 6,5 - Con il suo ingresso i Socceroos acquistano freschezza nel cuore del campo.

Mooy 6 - Cervello dell'Australia: detta i tempi in mediana non facendosi di certo pregare quando è chiamato alla lunga gittata, anche se poco appariscente.

McGree 5 - Vale più o meno lo stesso discorso fatto per il compagno della fascia opposta: troppo sacrificato in fase difensiva e mai insidioso nella trequarti rivale. Dal 58' Goodwin 7 - Entra e dà la scossa ai suoi compagni: è lui a sorprendere Emiliano Martinez con la complicità di Enzo Fernandez, dando almeno qualche speranza ai gialloverdi nel finale.

Duke 5,5 - Si muove tanto, provando a fornire meno riferimenti possibili ai centrali di Scaloni. Si perde però col passare dei minuti, andando a sbattere contro il muro alzato da Romero e Otamendi. Dal 72' Maclaren s.v.

Irvine 5 - Su indicazione del proprio tecnico gioca in appoggio a Duke, col chiaro intento di sfruttare al meglio le proprie abilità di inserimento. Ma alla fine non fa altro che girare a vuoto.

Graham Arnold 6 - Forse troppo conservativo l'atteggiamento per più di un'ora di gioco, è comunque da sottolineare la sfrontatezza mostrata nel finale: l'Australia dice addio ai Mondiali a testa altissima.

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