Messi come Diego? Lo storico vicepres. del Newell's: "Hanno 3 punti in comune"

Lionel Messi riuscirà mai a occupare la stessa porzione di cuore che gli argentini preservano ormai da decenni per Diego Armando Maradona? L’ultima opportunità, con ogni probabilità, è rappresentata dal Mondiale in Qatar. Proprio di questo eterno confronto fra la Pulga e il Diez abbiamo parlato in esclusiva con lo storico ex vicepresidente del Newell’s Old Boys, casa futbolistica di entrambi, oggi membro del Comitato Esecutivo della Federcalcio argentina: Cristian D’Amico.

D’Amico, pensa che Messi arriverà mai al livello di Maradona?
"Sono due personalità differenti, hanno giocato in epoche ben diverse tra loro ed è molto difficile compararli. Maradona ha abbagliato il mondo intero con le sue giocate e la sua gambeta, basta ricordare che è stato proprio lui a segnare il miglior gol della storia dei Mondiali. Dal canto suo, Messi è invece un calciatore che sta portando avanti una carriera lunga e incredibile, con un rendimento altissimo e tanta costanza".

Quindi?
“La logica del confronto è sbagliata. Più che paragonare Messi a Maradona, evidenzierei le similitudini che li accomunano: entrambi sono mancini e saranno sempre i migliori della loro rispettiva generazione, fenomeni nati per creare calcio. E tutti e due sono del Newell's, non ce lo dimentichiamo".

Da Diego a Leo: cosa rappresenta per il suo Newell's essere il club dove è iniziata la carriera di Lionel Messi?
"In primis è un grande orgoglio che il miglior calciatore del mondo si sia formato nella cantera del nostro club. Perché parla bene della nostra società e dà importanza a tutto il nostro lavoro di formazione, che è sempre stato una caratteristica intrinseca del Newell's. Da tifoso rossonero, poi, il fatto che Leo ci ricordi in continuazione ci riempie di allegria e di emozione. Messi ha parlato spesso del suo desiderio di vestire, un giorno, la maglia del club del suo cuore e questo, ovviamente, fa commuovere ogni volta tutti noi Leprosos".