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Corriere dello Sport torna sul caso dell’arbitro Bonacina: “Designazioni di fenomeni”

Corriere dello Sport torna sul caso dell’arbitro Bonacina: “Designazioni di fenomeni”TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
venerdì 16 giugno 2023, 10:04Rassegna stampa
di Tommaso Maschio

Ampio spazio sulle colonne de Il Corriere dello Sport all’arbitro Kevin Bonacina al centro delle polemiche dopo la gara d’andata fra Foggia e Lecco, finale dei play off di Serie C, sia per gli errori sia per il fatto di vivere a pochi chilometri dalla città lombarda: “Designazione di fenomeni” è il titolo scelto dal quotidiano che poi continua: “Bonacina, alle radici di un errore evitabile. Una scelta nata male e finita peggio, dopo una partita   piena di errori: il Foggia urla di rabbia. Tra class action   e interrogazione parlamentare, l’imbarazzo dell’AIA. - si legge nel sottotitolo - L’arbitro vive a Cisano Bergamasco, 15 km da Lecco  dove ha interessi e amici. Ha solo 2 anni di esperienza  ha sbagliato direzione, la CAN Pro lo ha promosso. In commissione non tutti erano d’accordo. Ritorno affidato a Di Marco”.

I punti che il quotidiano sottolinea non solo solo quelli tecnici (“Non è un arbitro pronto ad arrivare in serie A/B dopo soli due anni di CAN Pro, in pochi ci sono riusciti dopo appena due stagioni … La politica, si sa, fa più danni della grandine, chi segue le vicende-Aia non faticherà a comporre i pezzi del puzzle che muove dal tassello centrale: è un arbitro lombardo. A Foggia la sua partita è stata disarmante, senza un metro tecnico lineare, carente dal punto di vista disciplinare e comportamentale. Gli episodi lo inchiodano), ma anche la questione territoriale visto che Bonacina vive a 15km da Lecco e lì ha amici e interessi. Sì, è vero, e l’AIA sta cercando di sminare la “territorialità” come preclusione, ma si parla di arbitri internazionali o nella top10 italiana come Orsato, Irrati o Marinelli.

“C’è poi un retroscena che ne contiene un altro. Solitamente, le due finali playoff vengono fatte dirigere ai primi due arbitri in graduatoria: Bonacina è il secondo, al primo posto Di Marco. Ebbene, all’inizio qualcuno aveva ipotizzato di fare dirigere addirittura il ritorno a Bonacina e l’andata a Di Marco. È stata fatta anche una call straordinaria, proprio perché non tutti i componenti della Can Pro erano d’accordo non solo su questa designazione (praticamente avrebbe arbitrato dentro casa sua la gara decisiva), ma proprio sull’opportunità di affidargli una gara del Lecco. A questo punto, tutto poggerà sulle spalle di Di Marco che si troverà domenica a dover dirigere una partita che è diventata difficilissima. Da Foggia s’è scatenata la caccia a Kevin Bonacina, prendendo di mira un collega (Matteo Bonacina, direttore di LCN Sport Lecco), un metalmeccanico che ha identici nome e cognome, un ragazzo che ha giocato nella Primavera del Lecco ma che non ha gradi di parentela con l’arbitro. Insomma, un ambiente intossicato”.

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