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A Parma per rinascere: Conti pronto a salutare il Milan, dopo 50 presenze e tanta sfortuna

A Parma per rinascere: Conti pronto a salutare il Milan, dopo 50 presenze e tanta sfortunaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 18 gennaio 2021, 18:00Serie A
di Ivan Cardia

Altri tempi. Andrea Conti e Roberto D’Aversa si conoscono da parecchio: correva la stagione 2014/2015, il Lanciano giocava in Serie B. Alle porte dei 19 anni, Conte era reduce dal prestito in Lega Pro al Perugia, mentre D’Aversa era all’esordio da allenatore. Chiusero insieme al quattordicesimo posto nella classifica della cadetteria, secondo miglior risultato in assoluto degli abruzzesi. Poi ognuno per la sua strada, che s’ìncrocia nuovamente in quel di Parma: dopo Cagliari-Milan di oggi, infatti, Conti viaggerà alla volta dell’Emilia. Verso una nuova sfida e, chissà, il rilancio.

Le stelle e l’infortunio. Arrivato alla soglia dei 27 anni, il ragazzo di Lecco non è stato fortunato, nell’ambito pur sempre di un’ottima carriera in Serie A. Però a un certo punto sembrava destinato a essere la next big thing del pallone italiano, sulla corsia di destra: l’esplosione è firmata Gasperini, targata Atalanta. Il campionato da incorniciare, la Serie A 2016/2017: chiude a otto gol e quattro assist in trentatré presenze, sul mercato lo vogliono tutti e affonda il Milan, sborsando 24 milioni di euro. In rossonero, va tutto abbastanza male molto presto: gioca le prime due di campionato, poi va KO e salta praticamente tutto il resto della stagione per una serie di guai al ginocchio. Torna in campo soltanto a dicembre 2018, con Gattuso in panchina: si gioca il posto, ha bisogno di tempo per ritrovare l’esplosività e nella difesa a quattro non trova proprio il suo habitat naturale, lui che quando attacca sa fare voragini nelle retroguardie avversarie. Chiude il campionato con 12 presenze, l’anno dopo è atteso come quello del rilancio; nel frattempo s’affaccia in prima squadra Davide Calabria, oggi titolare. Nella stagione 2019/2020, quella segnata dal Covid, inizia in competizione col giovane compagno e piano piano si guadagna anche i galloni da prima scelta. È in campo con Ibra & Co nella rinascita firmata Pioli, finché il ginocchio torna a farsi sentire: KO a metà luglio, infortunio meno grave ma al rientro, all’inizio di questa stagione, trova ormai un Milan collaudato, con Calabria lì sulla fascia destra e pochissimo spazio. In questa Serie A è sceso in campo due volte, 18 minuti complessivi: logica l’esigenza di cambiare aria. Con un allenatore che lo conosce, in una squadra che ha bisogno di risollevarsi e dove la corsia destra sarà sua senza grossi dubbi, tornando per certi versi al passato. A volte è un posto felice. Saluta la Milano rossonera, salvo non giochi questa sera, con 50 presenze complessive: le stesse messe in fila con l'Atalanta dei grandi, ma con un campionato e mezzo in più e senza segnare. Un'avventura non fortunatissima, appunto.

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