Aboukhlal, Ngonge e non solo. Gli acquisti errati che hanno convinto Cairo a cambiare
Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Gianluca Petrachi il presidente del Torino Urbano Cairo ha confermato che la decisione di esonerare Davide Vagnati è maturata soprattutto per quanto accaduto nell'ultima finestra trasferimenti. "Di solito paga l'allenatore, ora ha pagato il ds perché non ha funzionato il calciomercato?", è stato chiesto al presidente granata che nella risposta ha sostanzialmente confermato: "Ad oggi la campagna acquisti non ha dato i frutti sperati". Già, ma come s'è comportato il Torino in estate?
Innanzitutto un dato: l'ultima calciomercato della società piemontese s'è chiuso con un saldo nettamente in attivo, è stato caratterizzato da due grandi cessioni. Vanja Milinkovic-Savic è stato ceduto al Napoli per poco più di 21 milioni di euro, mentre Samuele Ricci è finito al Milan per circa 25 milioni. Due importanti plusvalenze: il portiere serbo nel gennaio 2017 fu acquistato da Petrachi per poco meno di tre milioni di euro, il centrocampista della Nazionale è stato invece acquistato dall'Empoli nel gennaio 2022 da Vagnati per una cifra intorno ai 10 milioni di euro.
All'ormai ex direttore sportivo granata sono stati imputati però gli acquisti sbagliati. E oggettivamente, scorrendo la lista dei calciatori arrivati in estate, in questo momento sono pochi quelli che stanno funzionando. L'acquisto più costoso è stato quello di Zakaria Aboukhlal, otto milioni di euro nelle casse del Torino per un'ala destra che non è mai riuscita a imporsi come titolare. Non è andata meglio con Cyril Ngonge, anche se in questo caso il calciatore belga è arrivato solo in prestito. Un problema non da poco perché proprio lo scarso rendimento degli esterni ha portato Baroni ad abbandonare il tridente offensivo e passare da ottobre stabilmente al 3-5-2.
Quattro milioni di euro sono stati spesi per Franco Israel, portiere che ha dovuto raccogliere l'eredità di Milinkovic-Savic. Ad oggi su di lui ci sono ancora delle riserve, le stesse che restano su Asllani: in teoria il centrocampista albanese dovrebbe essere il motore di questo Toro, in pratica fin qui non è riuscito ad assolvere questo compito. Buona l'intuizione Ismajili a parametro zero, ma il Torino ha oggi la difesa più battuta del campionato e a gennaio avrà nell'acquisto di un centrale la sua priorità. A causa di qualche problemino fisico si sono visti poco invece Tino Anjorin e Niels Nkounkou.
Dopo 14 partite di campionato si può dire allora che il miglior acquisto estivo è stato Giovanni Simeone: con quattro reti realizzate il centravanti argentino è al momento il miglior marcatore dei granata. Una buon innesto per una squadra che punta a uscire dall'anonimato, un acquisto che però non è bastato a Vagnati per evitare l'allontanamento.











