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Adesso è ufficiale: la Juventus è in crisi profonda. Clamoroso ko per 2-1 contro l'Hellas

Adesso è ufficiale: la Juventus è in crisi profonda. Clamoroso ko per 2-1 contro l'HellasTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 30 ottobre 2021, 19:56Serie A
di Marco Conterio

Clamoroso al Bentegodi, la Juventus perde 2-1. E quel che succede a Verona è l'ennesima dimostrazione che spesso la testa conta più delle gambe. Del talento. Perché non c'è nessun giocatore dell'Hellas che, sulla carta, nelle formazioni d'estate, giocherebbe titolare nella Juventus. Però c'è pure altro, nella democratica e terrena religione calcistica. Ci sono le idee. C'è l'organizzazione. Ci sono quei capisaldi che ieri Andrea Agnelli ha citato, parafrasando Oriana Fallaci, che la Juventus non ha e il Verona sì. I giocatori di Igor Tudor amano, lottano, si sacrificano e vincono per l'Hellas. La Vecchia Signora è una macchina disorganizzata, per l'ennesima volta con una formazione diversa, con nuovi interpreti. Massimiliano Allegri è tornato per il Risorgimento, per restaurare una squadra con un progetto ondivago e disorientato. A denti stretti e con la testa bassa, lascia il Bentegodi dopo una partita clamorosa.

Simeone show
Il Cholito Simeone è in una di quelle partite lì. Da Re Mida d'Argentina, che tocca un pallone e lo trasforma in oro. All'11, il primo gol. Arthur pecca di eccesso di regia, pur dopo un inizio scoppiettante. Tocca male dietro, Alex Sandro dorme, e sarà una costante di gran parte della retroguardia della Juventus, e la prende Barak. Szczesny para, l'argentino arriva sul pallone per primo, ma solo in area lo fa pure per secondo, terzo e anche quarto. E segna. La Juventus crolla al suolo. Non è stordita o tramortita. Va subito al tappeto. Così il Cholito, in una di quelle partite lì, al quattordicesimo tira al giro all'incrocio e Szczesny è spettatore non pagante di un capolavoro. Che serata, Simeone. Nel primo tempo ci prova pure in rovesciata e si vede annullare il terzo per un fallo in area di Caprari.

Inutile assalto finale
Allegri cambia la Juventus, dopo che i tifosi fischiano e contestano dagli spalti e apriti cielo dando una sbirciata ai social a gara in corso. Diluvio di critiche in corso. Entrano McKennie, che subito sfiora il gol, Locatelli, poi Bernardeschi e Kulusevski. Cambiano gli addendi e il risultato non cambia, la Juve è lunghissima, sfilacciata e non riesce a prendere la partita in mano. All'80', fuori l'orgoglio. Il Verona abbassa i giri, perché è andato in quinta marcia tutto il tempo e la Juve ne approfitta: Danilo dalla destra per McKennie, è al secondo gol consecutivo dopo quello al Sassuolo. Il finale è un assalto, l'area del Verona pare Fort Apache. Tutta la Juve davanti, pure le torri, pure le ultime speranze. Allegri lancia via il cappotto, come fece a Modena. Ma non serve a nulla. Adesso è ufficiale. La Juventus è in crisi profonda.

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