Atalanta, difesa tutta da programmare: da Djimsiti a Kossounou, quanti dubbi per la Dea

A chi continua a pensare che il calcio di Gasperini sia tutto attacco e poco equilibrio, la risposta più concreta arriva dalla classifica: l’Atalanta ha chiuso il campionato con la terza miglior difesa, 15 clean sheet e solo 34 gol subiti: meno di uno a partita. Numeri migliori di quelli dell’Inter e appena sopra alla Juventus, a dimostrazione di un sistema solido, non solo affidato ai riflessi di un ottimo Carnesecchi, protagonista di una stagione eccellente.
La difesa, però, sarà un punto focale anche per la prossima stagione. Nella cena di fine anno, mentre squadra, staff e dirigenti festeggiavano, il futuro si discuteva già Luca Percassi, Tony D’Amico e lo stesso Gasperini. Non si è parlato ancora di rinnovo per l’allenatore, ma della prossima Dea, soprattutto del reparto arretrato.
Toloi saluterà domenica; Scalvini, reduce da infortuni importanti, resta un’incognita; Kolasinac tornerà solo in autunno, e a 32 anni dovrà confermare di essere ancora affidabile. E poi ci sono due casi aperti: Djimsiti, corteggiato dal Qatar, e Kossounou, in prestito dal Leverkusen con riscatto fissato a 20 milioni. Il club vorrebbe trattare un prezzo più accessibile, ma il nodo resta. Serve rafforzare la linea difensiva, e due innesti sono già in programma, scrive La Gazzetta dello Sport.
