Bologna, Italiano esalta Ndoye: "Vlahovic aveva la stessa fame di Dan, a noi manca"

Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, parla in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Friburgo, in Europa League: "Quando sono arrivato lo scorso anno sono andati via 5 titolatissimi. È normale che ci siano difficoltà nell'applicare quello che chiede l'allenatore. Siamo passati attraverso gli errori rimanendo a testa bassa e pedalando passando per molti pareggi, per la brutta sconfitta di Napoli. Quest'anno la situazione è analoga: sono andati via due giocatori importanti, ma sono certo che piano piano arriveremo a livello dello scorso anno: Heggem e Vitik cresceranno, il mancino di Bernardeschi farà la differenza, l'uno contro uno di Rowe sulla fascia ci darà soddisfazioni, Ciro si riprenderà".
Le giocate che aveva Ndoye lo scorso anno le vede più in Rowe e Cambiaghi o in Dominguez?
"Ogni fine allenamento Dan arrivava con le sagome in mano e iniziava a perfezionare il suo tiro in porta rischiando anche di infortunarsi. L'applicazione c'è da parte di tutti, ora serve la fame di arrivare.
Vlahovic aveva la stessa fame di Dan e ad ogni fine allenamento si fermava a calciare in porta. Dan aveva fatto questo passaggio mentale ed è riuscito a diventare il giocatore che si è dimostrato lo scorso anno. Serve mettere nel bagaglio qualcosina in più oltre al normale compito di applicazione: i nostri esterni devono essere attaccanti aggiunti".
