Carrozzieri racconta: "Diedi un pugno a Novellino. Era fatta col Milan ma la droga rovinò tutto"
Moris Carrozzieri si racconta. L'ex difensore di Sampdoria, Palermo e Lecce ha parlato all'edizione odierna della Gazzetta dello Sport del suo passato partendo dal rapporto burrascoso con Walter Novellino in blucerchiato: "Non sopportava quelli della Gea. Non so come mai, ma giocai solo 6 partite in tutto l’anno. Poi un giorno mi multò di cinquemila euro: sosteneva che fossi andato in discoteca e non era vero. Bazzani confermò la mia versione, ma Novellino continuava. Così non ci ho visto più e gli ho dato un pugno in faccia. Da lì in poi non ho più giocato"
Nell'aprile 2009 invece arrivò la positività all'anti-doping: "Io quella maledetta gara col Torino neanche avrei dovuto giocarla, ma un altro si fece male durante la rifinitura e toccò a me. La verità è che avevo chiuso col Milan, cinque anni di contratto. A fine stagione sarei andato lì. Qualche sera prima avevo assunto droga, ma era la prima volta. Una serata stupida, folle. A vevo 28 anni, era fatta al Milan e pensai: 'Festeggiamo'. Me ne vergogno".
E chi gli restò vicino nel momento della squalifica? "A parte la mia famiglia, Miccoli e Flachi, sparirono tutti - ha concluso -. Prima ti cercano, poi ti voltano le spalle".











