Bologna-Pisa 4-0, le pagelle: Cambiaghi mette le ali, Orsolini elettrico. Touré scellerato

Risultato finale: Bologna-Pisa 4-0
BOLOGNA
Skorupski sv - Pomeriggio in modalità aereo, potrebbe anche assentarsi: si toglie i guantoni senza averli nemmeno sporcati.
Zortea 6,5 - Ingaggia un duello a base di sprint con Leris, rispetto all'esperienza di Cagliari deve curare maggiormente la fase difensiva.
Heggem 6,5 - Essenziale, flemma tipicamente nordica, applica inflessibile la sua legge insindacabile: non sbaglia un singolo intervento.
Lucumi 6,5 - Nei recuperi in campo aperto è la solita garanzia, si fida dei suoi mezzi e fa bene: Nzola e Meister trovano sempre chiuso.
Miranda 6,5 - In crescita: non è ancora il terzino a tutto campo ammirato a tratti la scorsa stagione, ma si sta avvicinando a quei livelli.
Moro 7 - Azzarda un retropassaggio suicida, non sfruttato da Tramoni, ma si fa perdonare su calcio da fermo: pennella il raddoppio. Dal 72' Pobega 6 - Gestisce le operazioni in scioltezza.
Freuler 7 - Direttore di un'orchestra meravigliosamente intonata, è sempre al centro di tutto: impressionante la facilità con cui macina gioco.
Orsolini 7 - Elettrico ogni volta che entra in possesso del pallone, manda fuori giri Bonfanti dando il là al vantaggio, mette il sigillo sul tris. Dal 46' Bernardeschi 6,5 - Ispirato, rischia un po' di giocate: reclama inutilmente il rigore.
Odgaard 7 - Ormai definitivamente recuperato, si è ripreso la trequarti: destabilizza col suo movimento fra le linee, partecipa alla goleada. Dal 56' Fabbian 6 - Qualche errorino in appoggio, chiude da punta: cerca ossessivamente l'inserimento vincente.
Cambiaghi 7,5 - La chiamata di Gattuso pare avergli messo le ali, diventa il peggior incubo per il Pisa: gol, espulsione procurata e assist. Dal 56' Rowe 6 - Cerca il gol memorabile, si danna per trovarlo: forse serviva maggior concretezza ma il risultato glielo concede.
Dallinga 6,5 - In ritardo sui cross, sciupone quando si presenta a tu per tu con Semper ma si riscatta almeno in parte confezionando un paio di assist. Dal 75' Dominguez sv
Vincenzo Italiano 7,5 - Partita a senso unico, dominata in lungo e in largo: la terza vittoria consecutiva in casa è poco più di una formalità.
PISA
Semper 6 - Apre l'ombrello per cercare riparo dalla grandinata: sbarra la strada Dallinga, salva di piede, ma ne prende quattro.
Canestrelli 4 - Il timing della chiusura su Cambiaghi non è perfetto, poi calano le tenebre: senza protezione viene preso d'infilata.
Caracciolo 4,5 - Dopo l'espulsione di Touré la difesa imbarca acqua da tutte le parti, cerca di limitare i danni: si immola su Rowe.
Bonfanti 4 - Orsolini lo lascia sul posto creando le premesse per il primo gol, da lì in avanti il suo primo tempo diventa un calvario. Dal 46' Angori 5 - Ingresso in tono minore, patisce la verve di Bernardeschi.
Touré 3 - Cambiaghi lo manda letteralmente in crisi, non riesce a tenerne il passo e va nel panico: scellerato il fallo da rosso, equivale a una condanna.
Vural 5 - La scelta di Gilardino per dare un po' di qualità alla mediana, il talento si intravede ma anche una certa fragilità di fondo. Dal 62' Cuadrado 5 - Fa 400 presenze tonde in Serie A, ma c'è poco da festeggiare: non alza il ritmo.
Marin 4 - Eredita le funzioni in mezzo del grande assente Aebischer, non ne garantisce lo stesso filtro davanti la difesa: Freuler se lo mangia.
Akinsanmiro 4,5 - Migliore in campo per distacco nel derby, stavolta recita il ruolo di comparsa: sballottato qua è là, va in confusione anche lui.
Leris 4,5 - Passo indietro deciso rispetto alle ultime uscite, si dedica quasi esclusivamente al contenimento: manca la spinta a sinistra. Dal 78' Calabresi sv
Nzola 4,5 - Rispedito al mittente dai centrali rossoblù, cerca di attaccare la profondità ma non viene mai innescato: si scoraggia subito. Dal 78' Buffon sv
Tramoni 4 - Riproposto come seconda punta, sgravato da troppi compiti difensivi ma è tutto inutile: si impappina davanti a Skorupski. Dal 46' Meister 4,5 - Non pervenuto, presenza misteriosa.
Alberto Gilardino 4 - Le correzioni dopo l'inferiorità numerica sembrano tardive, anche se il divario tecnico è abissale e i limiti di squadra oggettivi.
