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Buscè incorona Baldanzi: "Sembra Messi da piccolo. Roma un trampolino di lancio"

Buscè incorona Baldanzi: "Sembra Messi da piccolo. Roma un trampolino di lancio"TUTTO mercato WEB
venerdì 2 febbraio 2024, 13:38Serie A
di Alessio Del Lungo

Tommaso Baldanzi è uno dei giocatori più chiacchierati d'Italia dopo il suo trasferimento dall'Empoli alla Roma e TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva Antonio Buscè, allenatore che lo ha cresciuto nelle giovanili del club toscano, da sempre innamorato di lui: "L'ho sentito dopo il gol alla Juventus, ogni tanto ci scriviamo... Mi fa tanto piacere e sono molto contento per questo ragazzo. Non mi meraviglia il fatto che sia arrivata la chiamata di una squadra di questo livello per quello che ha dimostrato all'Empoli. Credo che la Roma sia l'ambiente dove può esplodere definitivamente, hanno bisogno di vedere in campo giocatori con queste qualità tecniche, giovani... I giallorossi sono abituati".

È pronto per la Roma?
"Ha tutte le carte in regola per fare 2-3 anni come si deve per poi ambire ad altre situazioni ancora più importanti. Empoli è un'isola felice, con poche pressioni, è l'ambiente adatto per far crescere i giovani e fargli poi fare il percorso che meritano. Baldanzi è un ragazzo straordinario, che si sa far voler bene, è a posto. Devono essere bravi il gruppo e la società perché non hanno preso un giovane qualsiasi, ma un talento. E i talenti non dico che vanno coccolati, ma protetti. È un ragazzo del 2003, non può essere paragonato a un 30enne, anche se la testa la fa viaggiare da 30enne, quindi sotto certi aspetti non avrà tante difficoltà a integrarsi e gestire le pressioni, che sono straordinarie".

La piazza però è molto esigente.
"Chi è che non vorrebbe venire a giocare a Roma? Dovrà fare un grande lavoro, ma non farà fatica a fare questo step mentale perché è già ben indirizzato. È umile e dopo la Juventus gli ho mandato un audio, permettendomi di dirgli qualcosa che non c'entra niente con l'aspetto tecnico. L'ho cresciuto io, con me ha fatto cose straordinarie, mi prendo qualche merito perché con lui ho toccato le corde giuste. Era il classico talento dell'Empoli un po' fragile di cui tutti parlavano bene, però pochi fondamentalmente credevano potesse arrivare a questo. Io invece capiì subito cosa avevo in mano e non mi meraviglio".

Dove può arrivare uno come Baldanzi?
"Non sarei sorpreso se ci fosse una chiamata tra 3-4 anni di Guardiola, ovunque sia. Faccio forse paragoni assurdi e folli, ma quando lo vedo giocare mi sembra di vedere Messi da piccolino... A volte però queste sensazioni ce l'ho e finora mi sono sbagliato poco su di lui".

Il ruolo può essere un problema per Baldanzi? In molti sostengono possa fare solo il trequartista.
"Sembra quasi una bestemmia sentire parlare di un trequartista, ma ad avercene come lui. Questo è uno in grado di fare numeri pazzeschi, il gol contro la Juventus lo può fare solo uno come Baldanzi. Io li ho visti solo fare a Messi... Esagero? Forse sì, forse no. Il trequartista è un giocatore che dà del tu al pallone, che parla calcio come lingua. Chi lo ha criticato sul ruolo lo ha fatto per dare fiato alla bocca, ad avercene come lui che con un controllo orientato si ritrova già a giocare in fase offensiva. Il gol contro la Juventus è l'emblema, sembra un colpo da biliardo fatto davanti a 30mila persone all'Allianz Stadium. Il suo ruolo è quello, 10 sulle spalle, dietro le punte e divertiti. Lo può fare tranquillamente anche alla Roma, ma va protetto perché non farà un gol a partita, ci mancherebbe".

In fase difensiva come si comporta?
"La fa. In Primavera rincorreva gli avversari, il play, l'esterno, il terzino... Era il primo a pressare e lo farà, ma è normale che i ritmi di una Serie A un po' si paghino. Fra 2-2 anni e mezzo sarà all'apice della sua forma fisica, allenandosi con campioni farà lo step che deve fare. Da trequartista non ha da invidiare quasi a nessuno, con Dybala avrà solo da imparare e da modificarsi in qualcosa. Si può sempre migliorare e in questo è molto bravo, si mette a disposizione".

Come mai è stato fermato spesso dagli infortuni?
"È un ragazzo integro, ma lo tartassano... Lui è uno che ti fa sparire la palla in un fazzoletto perché non riescono a fermarlo e quando ti arriva un atleta di 28 anni nella piena forza non è come quando ti arriva uno in Primavera. Si è fermato per contusioni, a livello muscolare non c'entra niente. Baldanzi tutto quello che fa lo fa a 3.000 all'ora. Deve ancora effettuare questa crescita fisica e deve mettere addosso un po' di massa muscolare in più".

Può pagare il caos societario della Roma visto che non c'è ancora grande chiarezza?
"Questa cosa deve interessare chi di dovere, non i giocatori. Quando ci sono punti interrogativi, è normale che queste situazioni vanno a toccare anche i calciatori, ma loro devono pensare a fare bene in campo. Baldanzi è il primo che arriva al campo e l'ultimo che va via perché si diverte e quindi credo non possa farsi influenzare dai problemi societari. Saranno i giocatori della Roma a dargli consigli, ma non credo che ci voglia tanto. Roma è una piazza esigente con un tifo straordinario, i suoi compagni dovranno essere bravi e aspettarlo, però ha già bruciato le tappe".

Può giocare anche insieme a Dybala?
"Sì, possono sposarsi perfettamente. Dybala a volte gioca sulla stessa linea di Lukaku, ma possono anche agire entrambi dietro il belga. Parlano la stessa lingua e quando è così devono giocare. Dybala ha delle caratteristiche diverse da Baldanzi e Baldanzi le ha diverse da Dybala... Devono essere supportati da un centrocampo e da una difesa di sostanza. Comunque Tommaso ha fatto cose importanti in un anno e mezzo di A, giocando con compagni che hanno tanta qualità e personalità in più, potrà solo migliorare".

È il futuro dell'Italia?
"Credo di sì. La Roma per lui è una grandissima possibilità, deve essere un trampolino di lancio per ambire a palcoscenici importantissimi. L'errore che non deve fare è considerare questa tappa come lo step definitivo, anzi. Roma deve essere una vetrina straordinaria perché a 21 anni bisogna pensare di poter arrivare anche sulla Luna. Per fare grandi cose con la Nazionale o andare al Manchester City deve fare bene prima con la Roma. Quando uno si vuole migliorare è sempre positivo".

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