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Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 23 novembre

Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 23 novembreTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Alessio Alaimo
Oggi alle 02:01Serie A
Alessio Alaimo

COMO POSSIBILE CASO DIAO. INTER, ADEYEMI SI ALLONTANA -

"L’atleta è stato sottoposto ad accertamenti clinici e strumentali che hanno evidenziato una lesione muscolare di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra". Non è nemmeno cominciata così la lunga e travagliata storia di Assane Diao infortunato e indisponibile per il Como. Anzi, è iniziata lo scorso aprile con un'operazione al piede destro, peggiorata da una terapia conservativa per la fissurazione ossea della diafisi del quinto osso metatarsale dello stesso. Fino ad oggi, il problema muscolare accusato alla coscia sinistra dall'attaccante di 20 anni in Nazionale.

Anzi no, prima di partire direzione ritiro con il Senegal, come ha riportato la stessa Federcalcio nel comunicato ufficiale che ha liberato dopo appena due allenamenti il giocatore per farlo tornare in Italia. E invece no, pronta precisazione nelle ultime ore di Cesc Fabregas in persona: "Lui è andato in ritiro con il Senegal con un problemino all'adduttore e ha fatto 2 allenamenti. Poi si è fatto male ed è tornato qua". Troppi cortocircuiti in poche settimane.

Fatto il punto e ritrovato nuovamente Diao ko, l'episodio comunque lascia in bella vista un gigantesco problema: l'allenatore del Como non vuole che il suo giocatore raggiunga il Senegal per disputare la Coppa d'Africa. E non è servito molto a far vuotare il sacco a Fabregas: "Per me è una cosa senza logica", la sentenza iniziale. Con tanto di spiegazione accurata del caso: "È stato 7 mesi fuori, ha giocato 3 spezzoni di partite, va in Nazionale, si fa male e starà fuori. Poi magari andrà di nuovo nel Senegal. Per me non c'è un senso".

Non solo. La guida spagnola dei lariani non ha perso tempo a puntare il dito anche contro il Senegal: "A loro non interesserà niente, ma noi vogliamo la cosa migliore per il giocatore: non deve andare", ha ribadito Fabregas. Una presa di posizione evidentemente forte e contraria alla partecipazione di Diao alla Coppa d'Africa, che ricordiamo andrà in scena dal 21 dicembre al 18 gennaio, in caso di finale. Dunque nel pieno corso del campionato, proprio nella stagione in cui il Como ha l'ambizione di qualificarsi per una competizione europea.

Perdere un pezzo da novanta come il classe 2005, ammirato da tutta la piazza e stimato anche dal suo allenatore esigente, è un colpo troppo duro da sopportare per Fabregas. Proprio ora che la Serie A andrà a ruota libera fino a marzo, senza altre pause. Diao non ci sarà fino alla partita contro l'Inter del 6 dicembre, nel peggiore dei casi si dovrà aspettare la gara casalinga con la Roma per riaverlo prima di Natale. Però la Coppa d'Africa rischia di diventare un'incomprensione enorme tra i due, magari arrivando a incrinare il rapporto tra il maestro e il suo pupillo. Il caso aperto fa discutere e non è da escludere possa avere un effetto boomerang.

Altro che Manchester United o Inter. Il gioiello del Borussia Dortmund Karim Adeyemi, per il quale la dirigenza nerazzurra si sarebbe mossa concretamente e messa in contatto con l'agente Jorge Menedes, è seguito con forza anche daii Red Devils. Entrambi i club ambirebbero ad ingaggiare l'esterno offensivo tedesco classe 2002, in ottica prossima sessione di mercato estiva.

C'è un però. Nel frattempo, secondo quanto riferito da The Mirror, il Borussia Dortmund avrebbe fissato un prezzo stellare per lasciar partire il giocatore: 75 milioni di sterline (circa 85 milioni di euro) per la cessione del cartellino di Adeyemi. Cifra superiore a quanto lo United sarebbe disposto a pagare, per questa ragione Ruben Amorim starebbe già volgendo lo sguardo altrove per rinforzare la propria linea offensiva.

Non solo. A per peggiorare le cose e contribuire al pessimismo dell'Inter, ci sarebbe la posizione del 23enne: Adeyemi avrebbe chiarito che, qualora dovesse lasciare il Dortmund prima della prossima stagione, la sua destinazione preferita sarebbe la Premier League e l’Arsenal. Lo rivela uno dei più autorevoli tabloid inglesi.

Intanto il ragazzo è legato con il club di Bundesliga da un contratto fino al 2027, ma le trattative con il Dortmund per un nuovo accordo si sono arenate. E il giocatore sarebbe disposto a trovare un nuovo club in estate.

LIVERPOOL, MANE’ E L’ADDIO: “AVEVO VINTO QUASI TUTTO”. BETIS, ISCO FINO AL 2028 

Il suo trasferimento è stato uno dei più grandi fraintendimenti nella storia recente del Bayern. Nel 2022, Sadio Mané è passato dai Die Roten per 32 milioni di euro. Per sei anni colonna portante del Liverpool, conquistati 158 punti in 269 partite e vincendo quasi tutti i trofei possibili. Eppure dopo solo un anno all'ombra dell'Allianz Arena, l'esterno offensivo senegalese si è trasferito in Arabia Saudita dall'Al Nassr di Cristiano Ronaldo.

Nel podcast 'Rio Ferdinand Presents', Mané ha ripercorso alcune tappe della sua carriera: "Il Liverpool era come una casa per me. Era la mia zona di comfort. Ma volevo provare qualcosa di nuovo, perché lì avevo quasi vinto tutto", ha commentato a proposito della scelta di levare le tende da Anfield. "La motivazione era uscire dalla mia zona di comfort e rischiare in un’altra parte del mondo. Questo è il motivo per cui ho detto: 'Ok, proviamoci. Perché no?'". Il giocatore classe '92 aveva anche offerte per restare in Premier League, ma temeva che sarebbe stato difficile affrontare il Liverpool.

Così ha guardato all’estero e al Bayern Monaco, a cui ha detto sì: "Hanno continuato a fare pressione. A insistere, insistere e insistere. Così ho detto: 'Ok, proviamo lì'. Nella vita è sempre così: quando vai altrove, impari qualcosa di nuovo", ha raccontato Mané. Al Bayern, però, il senegalese non è mai riuscito a replicare le sue prestazioni passate con la maglia dei Reds. In 38 partite ha segnato solo 12 gol, ma non ha rimpianti: "Credo che senza il trasferimento al Bayern Monaco probabilmente non sarei qui (in Arabia Saudita, ndr). Il mio agente mi ha chiamato e ha detto: 'Ascolta, abbiamo offerte dall’Arabia Saudita e dall’Europa'".

E ha aggiunto: "Allora mi sono seduto con il mio agente e la mia famiglia. Quando sono arrivati i sauditi, l’Al-Nassr ha detto: 'Vogliamo costruire la lega più grande e forte del mondo. Porteremo molti giocatori e organizzeremo i Mondiali'. E volevano che ne facessi parte. Allora ho detto: 'Wow, sembra interessante e stimolante!'".

"Sono la spada nell'oscurità. Sono il guardiano del muro. Sono il fuoco che arde contro il freddo". Con un video emozionante diffuso sui social media prima, il Betis Siviglia ha appena annunciato il rinnovo di Isco fino al 2028. E la conferma ufficiale è arrivata con uno striscione gigante sfoggiato nelle tribune del Benito Villamarin, stadio casalingo dei beticos poco prima del calcio d'inizio del match odierno di LaLiga contro il Girona, valido la tredicesima giornata di campionato.

Il legame del centrocampista malagueño con il Betis, che sarebbe scaduto il 30 giugno 2027, è stato dunque prolungato di un’altra stagione, siccome le due parti stavano negoziando il nuovo accordo nelle ultime settimane. Detto, fatto, e l'ufficialità fino al 2028 è arrivata.

Come da immagini offerte da Chiringuito Tv, presente al Benito Villamarin, Isco si è presentato in mezzo al campo per ricevere gli applausi e l'ovazione dell'intera tifoseria sugli spalti. E lui, per ringraziare dell'affetto e della stima che ha sempre ricevuto, ha prima indicato e poi baciato vistosamente lo stemma del club dei verderones. Rappresentazione forte e reazione sentita, per chi come l'ex Real Madrid ormai porta nel cuore il Betis.

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