Campione in tutti i casi: De Bruyne non poteva immaginare un peggior ritorno a 'casa'

Kevin de Bruyne non poteva certo immaginare che il suo ritorno a casa, nello stadio che l'ha consacrato come uno dei più grandi calciatori della storia della Premier, durasse meno di mezz'ora. Al 26esimo della sfida tra Napoli e Manchester City Antonio Conte l'ha richiamato in panchina per far spazio a Mati Olivera, una scelta dettata dall'esigenza di dare un nuovo equilibrio ai partenopei dopo l'espulsione di Giovanni Di Lorenzo che inevitabilmente ha segnato la partita. Il fallo da ultimo uomo del capitano dei partenopei ai danni di Haaland dopo una ventina di minuti ha scombussolato i piani dell'allenatore che a quel punto, per evitare l'imbarcata, ha richiamato in panchina KDB e schierato un altro difensore.

Per Kevin De Bruyne quella di ieri non era certo una partita come le altre. Era la partita. Lui che col Manchester City in dieci stagioni ha collezionato 22 presenze, 108 gol e177 assist - soprattutto ha conquistato diciannove trofei - aveva cerchiato in rosso un match che il sorteggio gli aveva gentilmente concesso. Era la gara perfetta per ricevere l'omaggio dei suoi ex tifosi che infatti dagli spalti non hanno fatto mancare cori e striscioni, soprattutto per dimostrare a chi in Primavera l'ha lasciato andare a parametro zero che è ancora in grado di fare la differenza come pochissimi. E invece dopo 26 minuti era già fuori...

Se però un campione si giudica anche dai piccoli dettagli, non è passata in secondo piano la compostezza con la quale De Bruyne ha accettato la decisione di Conte al momento del cambio. Composto, comprensivo. Uscito senza batter ciglio, ha salutato la panchina e s'è accomodato di fianco ai suoi compagni per assistere al proseguo del match. "A me è dispiaciuto - ha detto Conte nel post-partita -. Da quando sono allenatore del Napoli abbiamo subito una sola espulsione. E invece in un match inaugurale di Champions, in casa del Manchester City, con De Bruyne che torna a casa, ecco il cartellino rosso. A volte il destino è questo. Mi è dispiaciuto toglierlo per noi, per l'apporto che dà alla squadra".